domenica 13 novembre 2011

Eccaallà

E lo sapevo io!!! Lo sapeeeeevo!!!!
Comodo eh, cambiare un minimo il design ad ogni evento e vivere di rendita per tipo 10 anni!
E se non vi ricordate, guardate qui e qui.
Stavolta però per fortuna avevo già pagato la spesa, quindi mi sono limitata a fare la solita foto di nascosto, senza pagare i 98 yen per ancora meno Coca-cola del solito.

Vorrei però farvi notare il gusto della Fanta, al non meglio specificato フルーツパンチ Furuutsu Panchi : Punch alla frutta.
Fosse stato alcolico, ne avrei anche capito il senso!

venerdì 11 novembre 2011

Mou alla pecora

Ieri ho avuto un attacco acuto di raffreddore e oggi mi sento pure un pò di febbre. In compenso gli starnuti si sono calmati così non schiferò più la gente intorno a me con il mio moccio infetto.
Mah, saranno state le scorrazzate in bici con 10 gradi e la giacchettina, chissà.
Comunque, l'altro giorno ero andata a fare scorta di pasta da Yamaya, il mio negozio di fiducia insieme a Liquor Mountain. Giro lo sguardo e, nell'angolo delle offerte, vedo vari tipi di caramelle mou.
A me manco mi piacciono tanto le caramelle mou. Ma, non so perchè, forse spinta dall'istinto primordiale abbbruzzese che c'è in me, mi sono avvicinata. Le confezioni erano carine, ma niente di che, nella norma, quando, a un certo punto, l'occhio mi cade sul pacchetto più kitsch.

CARAMELLE MOU AL GENGHIS KHAN

Ora, per chi non lo sapesse, il Genghis Khan è un piatto tipico dell'Hokkaido ed è più o meno una grigliata di carne di pecora e verdure e pare che fosse il piatto preferito...indovinate di chi?
Non l'ho mai mangiato purtroppo, ma mi assicurano tutti che sia buonissimo. E non ho motivo di avere dubbi, visto che sono cresciuta a latte e arrosticini (che ovviamente sono SOLO di pecora: diffidate dalle imitazioni!), come tutti gli abruzzesi.
Metteteci pure che Nobuo è un grande fan dell'Hokkaido e..beh, le ho prese al volo.
Sì, ho comprato un pacchetto di caramelle alla carne di pecora.
Se non sono abruzzese io!

Poi, siccome mi sentivo in colpa a riportare una cosa che con ogni probabilità sarebbe finita nel secchio dell'indifferenziato, ho dato uno sguardo anche alle altre caramelle.
Erano tutte a base di specialità dell'Hokkaido, ma stavolta più normali: il pregiuato latte dell'Hokkaido, il celeberrimo melone dell'Hokkaido, la famosissima lonicera (vi prego, ditemi che l'ignorante non sono solo io) dell'Hokkaido, insomma, cose così.
Siccome non volevo rischiare, ma volevo comunque prendere una cosa sfiziosa, mi sono fidata delle caramelle ai campi di lavanda dell'Hokkaido.Della serie: male che vada sapranno di saponetta.
Ma forse è stata solo una reazione causa-effetto, ovvero dopo aver mangiato caramelle alla pecora, che come si sa non è che sia famosa per il suo profumo di rose e violette, il mio cervello ha trovato che fosse un'ottima idea abbinarci delle altre caramelle a qualcosa che serve per profumare i cassetti.
Aaaah, come mi manca la sveglia di mia mamma le mattine dopo essere andata ad abbuffarmi di arrosticini: "Madonna, che è sta puzza pecoregna!!". Nostalgia.
Questa è una foto dei due pacchetti aperti. Hanno la doppia scatola, con l'interno che scivola fuori. A proposito di questo, quando li ho aperti ho notato che le 2 file verticali di caramelle non erano allineate, come potete vedere.
Quindi ho tirato fuori tutto l'interno e, come si vede nella foto seguente, in ogni pacchetta una delle caramelle in fondo è posizionata in modo diverso dalle altre. Immagino che questa cosa sia allo scopo di afferrare meglio le caramelle.
Beh, mi sembra una buona idea!

Peccato che, nonostante le mie ricerche, pare proprio che l'azienda produttrice, la Sapporo Gourmet Foods, non abbia un sito internet.

A questo punto qualcuno si starà chiedendo come fossero, queste caramelle. Perchè qualcuno se lo sta chiedendo, veeero?
Quelle alla lavanda sono proprio buone, nonstante il fatto che la lavanda non mi piaccia per niente. E infatti non sanno per niente di lavanda, ah ah ah ah!
Quelle alla pecora...
...
..
sono immangiabili.

mercoledì 26 ottobre 2011

Gatti che mangiano mandarini insipidi

L'autunno è arrivato, con i suoi kaki, la sua uva e i suoi mandarini (per i mandarini era un po' presto e infatti non sanno di niente, ma ci accontentiamo).

Sapevate che in Giappone, la patria della parola kaki, questi frutti sono quasi esclusivamente della tipologia dura?
L'altro giorno ne stavo parlando con uno studente di italiano e, quando gli ho detto che da noi si tratta quasi sempre di quelli molli, prima è rimasto sorpreso perchè in Italia si producono kaki, poi perchè quelli duri sono più rari degli altri.
Aò, non è che i kaki ce l'avete solo voi! :p

Comunque io ne mangerei a oltranza! Non so perchè a tanti italiani non piacciano...eliminano anche l'alito cattivo!!!! (giuro, ho visto un programma dove facevano la prova con un misuratore)

A parte i miei gusti fruttiferi, che comunque si limitano a kaki, fragole, pesche e banane, in questo periodo mi sta assalendo una voglia sfrenata di cioccolato. Per cui, ieri, girovagando in uno di quei negozi dove tutto è a 100 yen, non ho resistito alla tresciaggine di questi cioccolatini fuffa che imitano i Ferrero Rocher. Imitano tutto, persino la nocciola non è una nocciola, bensì una nocella. Che per chi non lo sapesse è l'arachide in pescarese.

Questi poveri cioccolatini farlocchi non hanno nemmeno un vero e proprio nome.
Si chiamano "Chocolate with nuts filling". Mamma che tristezza.
(e scusate l'adesivo del negozio un po' esibizionista, ho provato anche a toglierlo, ma niente)
Comunque li ho aperti e mangiati lo stesso eh! Non è che la nocella mi abbia inibito più di tanto.


 





Allora, sono dolci, croccano e i pezzettini si infilano tra i denti come i normali Ferrero Rocher, ma la cioccolata "vera", ste pallotte con le nocelle, l'hanno vista col binocolo. E poi la nocciola è proprio un'altra cosa.
Comunque 100 yen per 5 pallotte alla fine valgono la spesa.

E mò saltiamo di palo in frasca e parliamo di qualcosa che in questo blog non è stato mai affrontato: un cartone animato.
E sì che fino a pochi anni fa ero proprio una bella nerdona, anzi, pardon, otaku.
Eeeh, ma gli anni passano anche per me e ora come ora, per appassionarmi a un anime o a un manga ce ne vuole.
L'ultimo manga che mi ha incollato alle pagine fino alla fine è stato "20th Century Boys", ma non volevo parlarvi di questooo!!!

E' qualche settimana che io e Nobuo, il mercoledì notte alle 2:30 becchiamo in tv l'anime くるねこ "Kuruneko". Cazz ci facciamo svegli a quell'ora? Bella domanda. Infatti da oggi ho deciso che nel mio regolamento personale ci sarà la voce "Andare a dormire entro l'1:30". No perchè dormire 4 ore e mezza a notte non è proprio cosa (Nobuo si sveglia alle 9, ma io alle 7:30!!).
E poi mi si rovina la pelle, tzè.

Comunque, parlavo di "Kuruneko", che praticamente sono miniministorie in cui appaiono i gatti di questa mangaka, che si chiama Yamato Kuruneko. E beh...in queste storie...ci sono questi gatti....che, insomma, non fanno nient'altro che quello che di solito fanno i gatti: si fanno le unghie dove capita, corrono dietro a qualsiasi cosa si muova, dormono, si strusciano, litigano, mangiano, si lavano, fanno la cacca e la pipì, ti guardano male.
Bene, siamo diventati dei fan accaniti di questo anime. Personalmente quando lo guardo non faccio altro che ridere perchè anche solo a guardarli, i gatti, mi diverto! Poi in questo anime sono anche minimamente animati, giusto quel po' per spiegare quello che stanno forse pensando...comunque è da guardare, altrimenti non si capisce come faccia a essere così divertente una cosa del genere.

Ebbene, l'omo mio l'altro giorno è tornato da un giro a Osaka con un sacchetto di Kiddyland e dentro c'era...tutta l'esposizione di gadget di "Kuruneko"!! Plus una pallina da gashapon.
Non so che gli abbia preso, ma deve aver svaligiato l'angolo dedicato.
Io amo quest'uomo.
Per cui volevo condividere con voi queste cose bellissime :D

Ecco, nella foto di gruppo posano le 5 calamite (una per ogni gatto protagonista) e, dietro, lo strap uscito dalla pallina. In ordine da sinistra abbiamo: Tome, Bon, Mon-san, Poko e Kobon. Lo strap è un enorme Bon.


In queste foto invece ci sono un borsellino, pochette o come volete chiamarla, che è diventato immediatamente il mio porta-mouse, e un tenugui. Chè tra l'altro, per essere dei gadget di un anime sono anche molto raffinati.

Infine aggiungo una foto in cui si vedono le calamite in azione! (lo strap è andato dritto dritto ad accompagnare le chiavi della mia nuova-vecchia bici gialla).

Crepi l'avarizia, ho messo anche una foto del tenugui in azione (li uso sempre per le bottigliette, i tenugui).
Da notare la cartolina pacchiana di Pescara che mi ha mandato una mia carissima amica, accompagnata da una non meno pacchiana penna del nuovo ponte che c'è in città (e di cui, siccome sono pigra, non mi va di fare la foto).

Ah, ma oggi è mercoledì!! :D

E ah! Il mio preferito, anzi, la mia preferita, è ovviamente Mon-san.

martedì 18 ottobre 2011

A volte ritornano anche qui.

E dopo un attimo in cui mi ero convinta che non fossero piu` in vendita...eccole che ricompaiono, le bottigliete retro` della Meiji!!!
Stavolta sono tornate in grande stile e con diversi gusti, cosi` possiamo osservare, da sinistra:
パンピーオレンジ Panpii Orenji, misterioso succo d`arancia addirittura "since 1960"!!;
フルーツ Furuutsu e コーヒー Coohii, frutta e caffe`, due vecchie conoscenze;
いちご Ichigo, praticamente latte alla fragola con ben 1% di frutta;


Notare che nel sito la misteriosa arancia Panpii non c`e` (beh, c`e` dal `60...), in compenso il caffe` e la roba alla frutta sono inseriti tra i NUOVI prodotti.
Sono carini vero? :D


domenica 9 ottobre 2011

Lo scazzo e la tradizione

Ommioddio, un mese che non posto e blogger cambia tutto il layout interno! E mò che faccio?
Una nota particolare va al bottone "inserisci link" scritto per intero: l'icona con la catenella era troppo difficile per noi comuni mortali, vero? In compenso si ripiglia con "Etichette", dove compare l'elenco completo di quelle che hai già fatto. Comblimendi.

Comunque, è un mese che non scrivo niente e non è che l'ultimo post sia stato così frizzante e brioso, quindi, pur continuando a non avere cose particolarmente interessanti da postare, ho pensato che fosse bene non far impigrire troppo i miei fidi lettori.
E qundi vi beccate il temutissimo post sul packaging tradizionale, riservato a quando non mi viene in mente niente di meglio. O più che altro a quando anche le foto scarseggiano.

(blogger mi sta facendo le calzette quando premo "invio" per andare a capo...vediamo se alla fine del post avrà superato l'esame complessivo)

Tra l'altro è vero che ultimamente faccio poche foto. E' che la mia macchinetta fuffa è mortificante. Vengono tutte sgranate e brutte e io voglio una macchinetta vera, OH!
E adesso qualcuno mi deve spiegare perchè qui in Giappone, che dovrebbe essere la patria della tecnologia, (la super leggenda metropolitana), le macchinette serie vanno dai 600 euri in su, mentre in Italia le trovi anche a 200.
Che comunque non è che sia un problema: sono paziente e aspetterò natale. 

Ah è vero, in tutto ciò il giorno prima del mio compleanno è anche morto Steve Jobs!! E mi ha preso alla sprovvista visto che sono nel bel mezzo di una crisi informatica: Mac o non Mac?
Io sarei una anti-Apple in realtà, perchè penso riduca molto la libertà d'azione. D'altronde pensavo che prima o poi un Mac dovrò pur comprarlo e visto che lo sconto-studenti è molto buono sarebbe meglio comprarlo mentre ancora lo sono (studentella).
Ma poi penso anche che davvero prima o poi DOVRO' comprarlo?? O mi sto solo facendo suggestionare dallo schermo sbrilluccicoso e fescion?
Inoltre un Mac con sconto costerebbe come un Windows a prezzo pieno.
Mmmhmm.
Bah, tanto non avendo un soldo bucato posso solo congetturare sul mio futuro computer.

Oggi noto che non ho molta voglia di parlare di packaging. Sarà che è quello tradizionale, che non è che mi sconfiferi più di tanto. Infatti ogni volta che qui in Giappone dico che mi piace il pakkeji (packaging in engrish) tutti a fare "OOOOH!" "AAH!" "CHE BELLO!" "Ma quindi ti piace il packaging tradizionale!!".
E io "........   ....  ...  ehmmmhmm...non proprio.....cioè, sì, ho anche studiato quello....ma sai, anche quello contemporaneo è molto interessante!!".
E puntualmente rimangono tutti delusi dal fatto che, chissà perchè, non me ne freghi una beneamata mazza dei furoshiki e delle foglie di bambù.
Cioè, sì un po' sì, ma come tutti.
Quando poi gli dico che per esempio mi interessa molto il modo di confezionare la verdura fresca nei normali supermercati, è il colpo di grazia: partono con l' "eeeeeeeeeeh" menefreghista in crescendo e cambiano discorso.
;_;

Ok, ok, oggi non mi va di fare l'esperta di packaging design, ma tranquilli, miei affezionati lettori, non vi lascerò a bocca asciutta! :D

Cosa sarà questa confezione fintoinfiocchettata?



In pratica quel foglio appiccicato sopra con una specie di fiocco disegnato è per capire che tipo di regalo è, da chi è stato mandato ecc ecc. Ci sono vari tipi di combinazione di colori, ma non chiedetemi più niente che non è che ci capisca molto. So solo che quello per il lutto ha una parte del fiocco nera. Mi pare.
Dentro, come potete ben vedere, ci sono 3 fagotti di finto-raso...cosa saranno mai?

E' RISO!
Sì, 3 tipi diversi di riso! Che poi per noi barbari stranieri sono tutti uguali, soprattutto rispetto alla varietà di riso che abbiamo in Italia, ma non diteglielo mai...:p
Comunque per le confezioni bellissime non si smentiscono mai. Persino la busta del riso è figa!!

Ma com'è che io in casa avevo una tal pregiata confezione? Ebbene, era il regalo di ringraziamento per un regalo di matrimonio che Nobuo aveva fatto tempo prima a un amico. Insomma, 'na bomboniera postale!
Dentro la scatola (figa anch'essa) c'erano ovviamente le tonnellate di depliant, chè sennò ci fai la figura del pezzente.





Decreto finale sulla nuova impostazione di blogger: l'invio per andare a capo funziona alla "cazzo di cane" (cit.), le etichette sono più comode da inserire, anche l'inserimento delle foto è molto più agevole, anche se ho ancora qualche problema ad allinearle invece di metterle una sotto l'altra. E poi non si possono più ingrandire e rimpicciolire a proprio piacimento. Ma in linea di massima è più comodo.
Voto: 6-    Prima era meno accattivante e intuitivo, ma tu eri un po' più libero.

*errata corrige: Titti mi ha fatto notare che sopra al foglio della scatola c'è scritto il nome di un bambino, così che mi è venuto in mente che il pacco non era per un matrimonio, ma per la nascita di un bambino!!!! :p Scusaaaate >_<

mercoledì 7 settembre 2011

Di Settembre l'uva rende e il fico pende

E' arrivato l'autunno!! Cioè, ancora no, ma anche sì.
Insomma, hanno deciso di sì.
Inoltre, ho ricevuto un premio da Anna lafatina !!Questo:
Grazie mille!!!! :D
Come al solito dovrei nominare altri blog, ma facciamo che sono automaticamente nominati tutti quelli nei preferiti? :D (devo aggiornare la lista, ouch)
Intanto tanti baci, tanti abbracci e tanti figli maschi dal Giappone, dove l'autunno è la stagione perfetta.
E oggi infatti c'era un cielo perfetto con un sole perfetto.
Tiè.

domenica 28 agosto 2011

Cagnolini salatini

Oh, sono 2 mesi interi che non scrivo una mazza! Sono abbastanza scioccata, più che altro perchè mi sembra di aver scritto l'ultimo post veramente poco tempo fa. Mannaggia a me mannaggia, e sì che ne avrei di foto buttate alla rinfusa qua e là!!
Vabè, in questi 2 mesi alla fine ho:
- Chiuso i corsi del primo trimestre con tanto di consegna report.
- Cazzeggiato abbondantemente.
- Iniziato a lavorare come insegnante di italiano.
- Andata al mare e alle terme.
- Iniziato uno stage in una ditta dove, compresa me, siamo in 3.
- Deciso di riguardare tutto "Beverly Hills 90210".

Mh, in effetti sembrava meno roba.
Vabè, siccome però qui sul blog sono abbastanza indietro, bando alle ciance e, per inaugurare l'arrivo di settembre, oggi parlerò dei salatini al gusto insalata "Pretz".
No, è vero, non c'entra una cippa lippa con settembre. Anzi, vi dirò di più, le foto l'ho fatte svariate mesi fa, ma a causa della mia leggendaria pigrizia sono arrivate a destinazione solo oggi.

Allora, ci sono sti salatini a stecchetto chiamati "Pretz", immagino che il nome arrivi dritto dritto dai bei più noti pretzel, ai vari gusti, in questo caso al gusto insalata (chiedersi il perchè di questo gusto sarebbe troppo, in Giappone...probabilmente qualcuno sarebbe anche capace di dirvi che siccome è all'insalata fa bene alla salute).
Ci sono sempre, non è che siano un prodotto particolare, ma stavolta mi hanno attirato a tradimento tra gli scaffali del supermercato con la loro nuova mise da cagnolino scodinzolante.



















In pratica da un lato c'è la solita facciata, dall'altro è travestito da pupazzetto cubico con tanto di tutina colorata. Ci sono 4 razze diverse tra l'altro!

Ma comunque questo è niente. La genialità sta nel fatto che, se gli stacchi le zampette sulla linea tratteggiata, le puoi usare per appendere la confezione sulla borsa, appunto come dicono le scritte sparse a caso in ogni dove: プリツつれてって, Puritsu tsuretette, ovvero "portate in giro i Pretz".

Ora, a parte il fatto che il cartoncino non è che sia particolarmente resistente e quindi la scatola tende a cadere subito, ma soprattutto: visto che di solito chi mangia camminando qui è coperto da onta e disonore, a cosa diavolo serve questa funzione?? (è permesso farlo solo durante i matsuri , le feste...ah ah ah!!).

E infatti non si può dire che abbiano avuto questo successone...
Però l'idea sarebbe interessante se sviluppata un po' meglio e magari applicata a prodotti diversi.

I Pretz sono un prodotto della Glico, altra nota azienda di schifezze, mamma di figli ben più noti quali i celeberrimi Pocky, di cui potrebbero essere i gemellini salati e che, per chi ancora non lo sapesse, non sono altro che i nostri "Mikado" (e infatti se date un'occhiata più accurata alla loro italica confezione, oltre a "Saiwa", che è l'azienda distributrice, c'è scritto anche "Glico"). Menzione a parte per i fratellini Papico, famosissima sorta di gelato imbottigliato da succhiare che, se fosse diffuso in Italia, altro che Calippo... e per i mitici Giant, il Cornetto Algida de noaltri nonchè, fatto non meno importante, mio gelato preferito qui in Giappolandia.

Da notare che ormai questa confezione è sparita anche dal sito...ma mentre cercavo ho scoperto i Pretz al sapore di wasabi, che io adoro! :D

Se poi siete dei maniaci ossessionati dai casi misteriosi, come il mio ragazzo, vi lascio con questo succulento link su un mega incidente di qualche anno fa, tuttora irrisolto, che ha viste coinvolte le aziende Glico e Morinaga: Il Glico-Morinaga Jiken, su cui sono usciti, libri, saggi, programmi tv e chi più ne ha più ne metta (Nobuo ha tutto, si registra pure i programmi... -.-).
Và che ho pure trovato il link in inglese! :D

E tra l'altro, a me piacciono i gatti.

giovedì 30 giugno 2011

Nikku-jiisan.

Inebriata da una lattina di chuhai ai "limoni dell'Italia del sud" mi lancio in un post che altrimenti avrei scritto tra un mese.

Un paio di settimane fa, vestita di tutto punto con tailleur nero e scarpe strizza-alluci troppo scomode per essere vero, sono andata in gita con i miei compagnucci di classe in una ditta tipografica. Ma la cosa non c'entra nulla col tema del post.
Mentre ero sull'autobus per andare in questo posto sperdutissimo, noto che il mio vicino ha in mano uno strano libretto, tutto avvolto di scotch trasparente e biglietti, immagini, scritte...sembrava una di quelle copertine che facevamo per foderare i quaderni io e la mia migliore amica ai tempi della ggioventù. Scopro poi che doveva contenere la cartina di Kyoto.
Guardo meglio e noto che il vicino aveva anche un libro un po' più grande. Era il libro delle lezioni di inglese della NHK, la TV di stato giapponese. Anche questo libro era foderato, ma con colori più sobri, pezzi di pagine di altri libri, documenti e cose del genere, quindi era tutto su colori dai toni chiari e scritte scure.
Noto, inoltre, che il tipo ha anche improvvisato dei ceppetti segna-pagina molto interessanti: uno aveva il simbolino del riciclo della plastica (プラ).
Per finire, aveva rienpito il libro di segnalibri, tutti diversi, tutti colorati e dall'aria vissuta e tutti raggruppati. Facevano un bellissimo effetto.
























Avevo già la macchinetta fotografica pronta in mano. Guardo il tipo e scopro che era un signore anziano. Jiiisan!!! E se la dormiva alla grande, anche.
Ero già pronta a fare fotografie di nascosto, come mio solito, ma proprio mentre stavo per premere il pulsante, il signore si sveglia.
Povero, appena ha aperto gli occhi gli si è parata davanti questa gaijin che chiedeva di fargli delle foto...ma a lui non è sembrato vero poter sfoggiare il suo inglese da NHK. Quindi tra una domanda in Engrish e una risposta in Kansai-ben, sono riuscita a fotografare il suoi libretti bellissimi. E anche lui ovviamente.
Jiiiiisan! :D

domenica 26 giugno 2011

Oh, ma che è sto casino?? (2)

E quindi, in un'afosissima giornata estiva, di quelle da sudare anche a stare fermi, riprendo in mano la mia rubrica preferita (e anche l'unica) per parlarvi un po' di questo, un po' di quello, un po' di quest'altro.
E anche per dare un senso a tutte le foto che vado facendo, oltre a quello di compiacermene guardandole.

Ma prima di entrare nel vivo della discussione, vorrei fare outing: io adoro l'estate e il caldo! Sì, adoro quella sensazione di appicicaticcio, l'afa, il sole accecante, sudare e fare infinite docce, abbronzarmi e, soprattutto, uscire con una canotta e non aver bisogno del malefico "golfino".
Sì, tutti voi che appena ci sono 24° iniziate a smaniare e accendete senza riflettere i condizionatori a 20°, ogni tanto pensate anche al fatto che a qualcuno il caldo potrebbe anche piacere.
Purtroppo vivo in un Paese che ha il terrore della luce del sole e del calore, quindi dovrò sorbirmi 3 mesi di mal di testa, pelle d'oca e golfini. Alla faccia del risparmio energetico post-terremoto.
Ok, ho il dente avvelenato.
Detto ciò, iniziamo.









Questa è una confezione economica, da conbini, di annin dofu , che è praticamente un budino alla mandorla tipico cinese. A parte il fatto che è buonissimo, delicato, dolce ma non troppo e leggero, di solito viene venduto in confezioni normali, tipo quelle dello yogurt. Ma un giorno ho trovato questa che aveva addirittura la riproduzione in plastica del tradizionale cucchiaio cinese.
Il cucchiaio era confezionato separatamente e unito alla scatola del budino con una striscia adesiva che fungeva anche da etichetta, rossa. Colore azzeccato perchè, di solito, sull'annin dofu viene messa una bacca di Goji (lo ammetto, non avevo idea di cosa fosse prima di essere andata a vedere Wikipedia), che ha proprio quel colore là. Per la cronaca, la bacca di Goji non sa di nulla.
In sè la confezione è semplicissima, tutta trasparente, in pratica il design è dato dal prodotto stesso, bianco latte e dall'adesivo rosso che, pur non essendo la bacca contenuta nella confezione (immagino che costi troppo per le produzioni industriali), insieme al bianco del budino rimanda subito all'immagine tipica dell'annin dofu.












Continuo con un souvenir che un mio carissimo amico mi ha riportato dal suo Paese, la Tailandia. Ok, riconosco che non ha nulla di tailandese, ah ah! Dentro questa scatola c'erano dei semplici, per quanto buoni, biscottini da tè. La scatola però è molto bella secondo me. Intanto è durissima, quindi ottima da riutilizzare, e poi i disegni stilizzati azzurri che la decorano sono come...gommosi!!! Ah! Che bella sensazione!!! (sono come i cani che "amano le consistenze differenti" -chi indovina la citazione è bravo-). E poi, anche se non si vede, luccica!!*_*



Poi, guardate che bellissimo album con i fogli colorati che ho trovato da Loft!!(ho trovato solo il sito giapponese...comunque è una grossa catena di oggettistica, cancelleria, cose per la casa e cazzate varie). L'immagine in copertina non ricorda le illustrazioni dei libri da colorare degli anni '80? Aaah! (lacrimuccia).




Qualche giorno fa, mentre andavo in bicicletta a scuola facendo un percorso diverso dal solito, ho alzato lo sguardo e ho notato che i lampioni di quella strada erano veramente interessanti. La gabbia della lampadina è fatta da un cubo le cui pareti sono formate da stanghette orizzontali, tutto sul marrone scuro, mooooolto giapponese come cosa (e il vedo-non vedo, e la penombra, e il legno, e la geometria, e la rava, e la fava). Per ogni lampione ci sono 2 lampade messe su livelli e in posizioni diverse. Se siete a Kyoto e volete dargli un occhio, si trovano su Kawaramachi, nel pezzo tra Nijo-dori e Marutamachi, circa.
Scusate le foto, ma le ho fatte di fretta, sulla bici, e non riuscivo a trovare un'angolazione degna (notare gli onnipresenti fili elettrici tesi ai 4 venti).
Comunque, 2 anni e ci ho fatto caso solo ora....






Un po' di tempo fa sono andata con una mia amica in un centro commerciale e tò, che ti trovo? Kiddyland!!! Il regno del kawaii. Era una filiale piccola, ma aveva il suo perchè. Comunque, ho trovato queste penne e matite assurde, con il pirulicchio per tirare fuori la punta fatto da orecchie, nasi, occhi e qualsiasi tipo di sporgenza che un essere vivente possa avere (...è un negozio per bambini! Niente oscenità, ma secondo me da qualche parte vendono anche quelle...). La più grandiosa però era la penna-Buddha doppio colore con le orecchione.

Infine, chiudo con un paio di cartelli segnaletici per il bagno...sono stupendi, stanno oltre! :D
Indovinate dove si trovano? Dico solo che uno è a Osaka e l'altro in provincia di Osaka!

giovedì 5 maggio 2011

Uuuh, ho ricevuto un premio! XD


Nikku-nekku ha ricevuto il premio da Sara di "Sara alla scoperta del Giappone" .
Grazie mille!!!!

Quindi a questo punto dovrei:
1) Linkare la persona che ti ha premiato. (Fatto)
2) Raccontare 7 fatti random di te.
3) Premiare altri 15 blog.

Passo ai 7 fatti su di me:
1. Adoro la fantascienza. Libri, film, manga, romanzi, anime, stile, atmosfere, tutto.
2. Sono la classica tipa odiosa che mangia come un cinghiale e non ingrassa: ho la stessa taglia da quando avevo 12 anni.
3. Mi becco sempre della sud-americana. Succedeva in Italia, succede in Giappone. Credo che sia per via dei capelli ricci e dell'abbronzatura facile.
4. Mi piace aggiustare le cose. Intendo le cose cose, gli oggetti fisici.
5. Sono del segno della bilancia e rispecchio quasi al 100% il profilo standard della bilancia. Inoltre sono una fan di Paolo Fox (compro il suo libro ogni anno).
6. Sono nata lo stesso giorno di Le Corbusier, e anche se quando lo dico la gente mi guarda male, sono molto compiaciuta di questo fatto.
7. Mio padre dice sempre che da piccola ero uguale a Daigoro, il figlio di Ogami Itto, protagonista di "Samurai" (Kozure Ōkami) un telefilm giapponese degli anni '80, che lui vedeva sempre.
Premiare altri 15 blog la vedo dura...soprattutto perchè il concorso è indirizzato al gentil sesso da quello che ho capito. Mò ci provo:
1. Sì, lo voglio
2. Cosa ti preparo per cena?
3. Anna's life
4. Para Lucirse
5. Le fru fru
6. Ciali in kawaiiland
...

..

. . .

>_< Non me ne viene in mente più nessuno! Accontentatevi di questi 6...meglio pochi, ma buoni e poi chi va con lo zoppo impara a zoppicare e a caval donato non si guarda in bocca (a proposito, fino in tempi non sospetti ho continuato a credere che caval donato fosse un cavallo che si chiamava Donato...ah ah ah ah ah!!!).

domenica 1 maggio 2011

Para Lucirse, un negozio in stile nikku.

Ed ecco un post quasi pubblicitario. Ho trovato un negozietto al secondo piano di un palazzo in centro che ogni volta che ci vado comprerei il mondo...e comunque alla fine qualcosa la compro davvero perchè anche i prezzi sono più che ragionevoli!
Il negozio si chiama Para Lucirse.
Ho cercato in internet e mi pare che questo nome abbia a che fare con Astor Piazzolla e il tango, ma non ho capito molto. In ogni caso il negozio in sè non c'entra nulla nè con Piazzolla, nè tantomeno col tango.
Visto che ultimamente ho parlato spesso di atmosfere del periodo Shōwa, volevo condividere in questo post i bottini di guerra che riesco a fare in questo negozio bellissimo!
Non vende solo
cose Shōwa, ok, ma ne sono una grossa componente.
Para Lucirse ha anche un blog, questo qui , che, oltre ad essere in giapponese, è anche un po' incasinato, ma è anche molto carino! Inoltre è praticamente aggiornato giornalmente!
Il sottotitolo di Para Lucirse suona come: Grande raccolta di oggetti utili e inutili.
In pratica il negozio dei miei sogni!
La proprietaria è una tipa troppo carina che si esalta per ogni idiozia che trova. La cosa preoccupante è che mi sono ritrovata più volte a esaltarmi insieme a lei mentre esaminavo tutte le cazzate esposte...

A questo punto posso passare a illustrarvi il bottino.

Comincio dal Color Badge Set, in pratica una confezione di spillette di latta dipinte come insetti. Vorrei tanto usarle, ma mi piange il cuore ad aprire la busta! ;_;

Proseguo con quello che è il mio pezzo preferito: la gommina robot! Come potete vedere è una gomma sagomata in una scatola di plastica, sagomata anch'essa. Da un lato la scatola è rosa trasparente e lascia vedere il disegno di un robot sulla gomma. Dall'altro lato la scatola è viola e ha in rilievo la figura di un essere umano (nella foto la scatola è fotografata aperta). E' un oggetto senza senso, senza nessuna utilità e forse proprio per questo è il mio preferito. Chissà chi l'ha ideato...cioè, che idea può esserci alla base di una cosa come questa??
Anche il design del robot è assurdo! :D

Infine c'è quella scatola di plastica trasparente fucsia che contiene dei, come si dice dalle mie parti, cazzafà di plastica colorata pieni di fori e sporgenze che combaciano. Un mini-meccano-kawaii in pratica! Ma vorrei far notare la finezza del tulipano in plastica giallo fosforescente in cima al coperchio e collegato a un filo che attraversa tutta la scatola. Io e la proprietaria del negozio siamo andate fuori di testa.
Inoltre tutto intorno alla scatola è infiliato un mini-depliant che illustra i vari modi in cui poter usare i pirulicchi.













Le restanti cose che vedete nella foto di inzio sono: un martello portachiavi (dovete sapere che io adoro gli attrezzi da lavoro); una cartolina retrò di un prodotto per fare torte; 3 set in plastica, di quelli che stacchi le parti e le assembli, per fare delle figure di animali.

Nel gruppo che ho fotografato, poi, ho dimenticato uno stupendo portachiavi di plastica a forma di hot-dog, veramente trash. Notare tra l'altro la manina che stringe il gancio!!!*_*
L'ho appeso subito al tesserino studentesco!

E' tutto originale Shōwa tranne la cartolina, che è un rifacimento (inoltre, comunque, sarebbe stata americana).
Ma oltre agli oggetti, vorrei porre l'attenzione sulle bustine usate da questo negozio...non so dove la tipa le compri, ma sono veramente belle! Ecco un particolare:

Ho preso anche altre cose in questo negozio, ma per regalarle, quindi non ho le foto, ma tra queste c'era un piccolo peluche di un gatto bruttissimo, talmente brutto che ho finito per comprarlo per il mio collega nerd dei gatti. Anche alla proprietaria piaceva tantissimo proprio perchè brutto, così prima di vendermelo l'ha fotografato e l'ha messo sul blog: potete vederlo qui.

Insomma...se passate da Kyoto andateci, eh! :D