lunedì 18 febbraio 2013

Prove tecniche al tavolino di un bar. E in metropolitana.

Questo é un post che ho scritto sabato:
Sono nel mitico Starbucks di Sanjo-Karasuma ed é la prima volta che cerco di postare dal my Little China, ovvero lo smartphone. Non paga di ció é anche la prima volta che provo a scrivere nelle note senza caricare subito le foto (ho dei seri problemi a orientarmi se non uso subito le immagini, ma insomma é anche ora di affrontare le mie paure, perdinci!).
Signore e signori, é il 16 febbraio e la primavera é arrivata. Oggi nevicava, ma guardate qua cosa mi hanno sfoderato quelle volpi di Starbucks?



Nel frattempo, sul fronte Coca-cola, ecco che arriva un altro gusto in stile retrò



Per il resto ho finito la scuola di design (o meglio, la cerimonia di diploma é a marzo, ma vabé) (chepppoi, cerimonia di diploma??? Uao!! E dopo pare ci sia un party con buffet in un albergo!! Ma dove sono capitata???) e continuo a insegnare con gran soddisfazione.
Ma in tutto questo tempo in cui sono sparita non mi sono mica dimenticata di fotografare le cose deliziose che incontro sulla mia strada! No no! E quindi beccate vi gli onnipresenti asciugamanini! Stavolta in versione sacro e profano.


 
(Pulirsi la faccia con la Madonna deve essere un'esperienza mistica)
Per ora vi lascio ché ho solo mezz'ora di tempo e non so se sarò in grado di appare (questa é proprio brutta) sto post. Se sí, a tra poco!
Finito! Mi sembra chiaro che non sono riuscita a pubblicare una mazza quel giorno...pare che senza l'applicazione non si possa fare niente. Allora ho scaricato l'app, ma ovvimente nulla. Ora ci riprovo, ma le foto me le mette tutte alla fine. Aiuto.

(infine ho modificato e aggiustato il post dal computer. Ma come mi fanno notare, forse è meglio che passi a Wordpress...e fu così che l'ira di Google mi fulminò a ciel sereno)

lunedì 3 dicembre 2012

Le domande fondamentali sulla vita, il marketing e tutto quanto #1

Sto aprendo una nuova rubrica? Sto aprendo una nuova rubrica. Tutto cio` perche` sono nella famosa aula dai computerdimmerda e quindi, mentre aspetto il mio turno per farmi tirare porchi dietro dal prof, non potendo "lavorare" mi sono detta: perche` non aprire un`altra rubrica che aggiornero` a essere ottimisti, una volta all`anno?.
E quindi.
No, perche` quando io vado al supermercato non e` che compro quello che mi serve e me ne vado. Per me il supermercato e` un malefico parco dei divertimenti. Quante volte mi sono pentita di non avere la macchinetta dietro per poter immortalare per sempre prodotti e confezioni! (ma niente paura, la Bea e` diventata smartphonemunita quindi non succedera` piu`) (a proposito, prima o poi faro` un post che non c`entra niente col blog, perche` voglio condividere con i poveri italiani-in-Jap l` esperienza mistica di aver comprato in Giappone uno smartphone senza stipulare nessun tipo di contratto con le compagnie ladre che ci sono qui. Prima pero` devo risolvere l`ultimo problema, cosi` poi spiego anche la soluzione a quello).
Allora, le domande fondamentali sulla vita, il marketing e tutto quanto (si`, si`, la citazione) di oggi sono:

1) Perche` le ditte che producono i pomodori in scatola continuano imperterriti a vendere i pomodori pelati INTERI? Cioe`, quando usate i pomodori in scatola, li usate interi?? No, immagino che li spiaccichiate per bene prima di usarli. E allora, che senso ha!? L`unica spiegazione che riesco a darmi e` il voler prendermi per il culo quando non faccio attenzione e compro i pelati interi per sbaglio. Provo un odio profondo per il picciolo, sappiatelo.

2) C`e` ancora qualche donna sulla faccia della terra che usa gli assorbenti SENZA ali? Ovviamente parlo del mondo industrializzato. La donna, quando va al supermercato, o da Acqua&Sapone insomma  ci siamo capiti, si trova di solito davanti molte marche tra cui scegliere. Ne sceglie una. Di quella marca sceglie il tipo che preferisce (parlo ancora di caratteristiche quali lunghezza e assorbenza). Ebbene, di ogni maledettissimo tipo specifico di assorbente c`e` la versione con le a li e senza ali. Allo stesso identico prezzo, di solito. Orbene, perche` mai una donna sana di mente dovrebbe scegliere quelli SENZA?? Ditte di assorbenti, spiegatemelo! Mo` che torno a Pescara potrei andare a rompere le palle alla Fater (che e` la ditta principale dei Lines, sappiate anche questo).

Ovviamente la rubrica e` per sapere anche le vostre opinioni in merito. Non che cambi poi idea, ma dice che e` brutto non far esprimere gli altri...

domenica 16 settembre 2012

Un po' così, un po' naïf

Una delle cose che nessuno dice sul Giappone è che, non avendo l'ora legale, la luce, anche d'estate, dura meno che in Europa (e in tutti i Paesi con l'ora legale, ovviamente).
Mentre scrivevo mi è venuta la curiosità e quindi sono andata a controllare e...ma lo sapevate che un macello di Paesi la usavano, ma hanno smesso?? Tra questi ci sono anche Paesi europei, come l'Islanda (ma chepppoooi, si può dire che è europea? cosa si intende per "europeo"? Ah, queste discussioni sul sesso degli angeli!). E che tipo l'Australia, gli Stati Uniti e tanti altri Paesi hanno delle zone che hanno smesso e delle zone che continuano a usarla?
Cioè, voglio dire, e poi ci sorprendiamo che il Mondo non riesca a mettersi d'accordo sull'unificazione delle prese di corrente...mattecredo!
Pure il Giappone è tra i Paesi che la usava, ma ha smesso. Eggiusto. Così, il 16 settembre, alle 18:30 è già notte e noi possiamo felicemente consumare più energia (ok, battuta gratuitissima sulla sperpero di energia che regna incontrastato da queste parti).
E quindi mi ritrovo qua, in un buio pomeriggio di settembre, svaccata sul divano (ah, il divano...*_*) a sognare spiagge bianche e assolate e mare cristallino.

Ma riuscirò ad andare a Bali, prima o poi, ooooh se ci riuscirò! (bello sforzo, da qua ti buttano i biglietti low cost come se fossero patatine...)

Detto ciò, nel frattempo mi consolo con le bibite "Hawaiian Sun" scovate dal mio spacciatore di fiducia: Yamaya.
Dico bibite, ma in realtà dovrei dire succhi di frutta, perchè sì, sono veri e proprii succhi di frutta, a dispetto della loro lattina caciarona che ricorda un sacco le lattine di cocktail già pronti che tanto spesso si trovano qui nei supermercati.

Vi avevo già detto che adoro il succo di guava? Beh, adoro il succo di guava.

Non so quanti mesi sono passati prima che mi decidessi a comprarli. Li ho osservati, rigirati, analizzati praticamente tutte le volte che andavo da Yamaya. Il mio dubbio era soprattutto sulla lattina. La mia mente ragionava così: se sono dentro una lattina, dovranno per forza essere succhi gastrici gassati. Poi un giorno lessi "non carbonated" e capii, anche con il mio scarsissimissimo inglese, che FORSE, effettivamente, non erano gassati.
E un giorno mi sono fidata.
Quel giorno, oltre ai gusti qui sopra, c'era il tè freddo, ma sinceramente, a me che il tè, di qualunque tipo, lo bevo senza zucchero, non poteva fregà di meno.
Su "guava nectar" andavo piuttosto sul sicuro, ma era quel "pass-o-guava" che mi perplimeva (e lo sapete che il verbo perplimere esisteva, ma ora non esiste più? Un po' come l'ora legale in Giappone!) (ma quanto Settimana Enigmistica sono oggi???). Alla fine della fiera, altro non era che "PASSion fruit-Orange-GUAVA".
Sulle lattine sono anche molto espliciti rispetto alle qualità del prodotto:

 
Esito dell'acquisto: diciamo che non mi posso lamentare. Non erano malaccio.
Ma nemmeno tutta 'sta bontà, eh! C'è di meglio (tipo il succo di guava che passano sugli aerei della Malaysia Airlines...mhmmm *_*).

La ditta si chiama, appunto, Hawaiian Sun e tutti qui, penso, ci stiamo chiedendo il perchè, perchè? Percheeeeeeè? di quel busto senza testa con una maglia da basket che fa il segno "yo, bro" sulla home page. Ma vabè, sò hawaiiani, sarà la loro cultura, che ne vogliamo sapere noi, barbari del ricco occidente.
Made in Hawaii since 1952.

In realtà, a parte il busto rapper, provo un'attrazione irresistibile per le confezioni dei prodotti di questa ditta, un mix tra foto fatte in casa, tinte tropicali, arte naïf e Photoshop che mi fa andar via di testa.
Ecco, uno dei miei sogni proibiti è fare un mega-tour AfricaCentroSudAmericaPaesiTropicali a studiarmi le insegne dei negozi, quelle dipinte a mano su pezzi di legno o lamiera o direttamente sui muri, e l'uso quotidiano dei colori. Sì insomma, avete capito cosa intendo, no?
Tipo queste insegne africane dei parrucchieri  


 oppure le statuette messicane alebrije


(tutte le foto le ho fatte al National Museum of Ethnology a Osaka)

Madonna sto post m'è sfuggito di mano.
Tutto ciò per dirvi che mi piace moltissimo persino il verde usato nel sito internet. 
E il logo-nome giallo e rosso. Poi dai, tutte ste lattine coloratissime viola, fucsia, azzurre, bianche messe in fila con sta frutta e ste piante disegnate sopra...è ovvio che presa da un raptus le ho buttate nel cestino della spesa.
E poi non resisto alla parola "guava".
A proposito! Una mia amica taiwanese mi ha riportato un bustone di pezzi di guava essiccati! :D Yay!
Adesso mi manca solo il frutto VVVERO.
Poi mi ha riportato anche i semi di melone alla liquirizia (!!!!!), ma non disperate! Vi aggiornerò al più presto! XD

Ah, ma poi, nessuno vuole sapere quale fosse la bibita della Pepsi che non avevo il coraggio di provare? Beh, ve lo dico lo stesso. Era il Salty Watermelon: bibita frizzante al cocomero salato.
E non fatevi ingannare dal sano colore della foto, nella realtà era fucsia.



E no, non sono riuscita a provarla.

mercoledì 12 settembre 2012

Fragole a settembre

Uh, ma l'estate è finita! Diamine, è più di un mese che non scrivo.
Soprattutto, sono passate le Londonolimpìkku, le Olimpiadi, senza che io vi mostrassi qualcosa della Coca-cola a tema: sacrilegio!
Ebbene, rimedio subito! Ecco qua il bicchiere olimpionico di cui ci omaggiava il Mc Donald's con il menù L size al modico supplemento di 60 yen:
Bicchiere ripieno di Pocari Sweat e confezione annessa. No, non ci ho messo la Coca-cola perchè, pur essendo una drogata del nettare nero, riesco ad abusarne solo quando mangio.
Comunque il bicchiere è caruccio, e sì, non è un effetto ottico, è proprio rosa violaceo.
Il design della scatola invece è un po' approssimativo, ma vabè, d'altronde serve solo a proteggere il bicchiere, visto che non è un prodotto in vendita. Alla fine potevano metterci anche solo una scatola di cartone e nessuno avrebbe comunque sporto reclami, quindi diciamo che si sono anche impegnati, va là!
C'erano un sacco di colori, anche! Io puntavo al bicchiere nero trasparente, ma vabè, non mi lamento.

Dopo le news olimpiche in ritardo, possiamo finalmente (o purtroppo?) dire che è arrivato l'autunno e io mi posso quindi bullare tantissimo del fatto che non ho acceso l'aria condizionata nemmeno una volta (beh, in realtà la odio, ma qua a Kyoto, credetemi sulla parola, è dura senza...ma con un ventilatore sono riuscita a sopravvivere).
E vi dirò di più, l'autunno è arrivato proprio oggi! E' stata la prima notte che ho cercato una coperta e la prima sera che non ho spalancato tutte le finestre.
Ma tanto era già da un po' che se ne sentiva l'odore, dal primo settembre per la precisione! Io non so davvero come fanno, ma qua appena scattano certe date, come per magia in tutti i negozi escono in contemporanea le cose dedicate a quella specifica stagione. Per esempio dal primo novembre inizia natale, ma è proprio una cosa matematica!
E quindi, dal primo settembre, anche con 35 gradi, arriva l'autunno sugli scaffali, nti pù sbajà*.

Stavolta però ho notato un'altra tendenza che mi ha sorpreso, ovvero questa:

Cioè, non fraintendetemi, le schifezzuole al gusto fragola ci sono sempre in Giappone, ma a parte nei "periodi rosa" , di cui ho già accennato, non così tante tutte insieme!
Inoltre da notare come tutti questi prodotti fossero nello stesso negozio, nella stessa corsia. E non in un grande supermercato, eh! Ma nel semplicissimo conbini sotto casa (i conbini di solito non hanno tutta questa scelta...).
Comunque in sostanza le ditte di ste quattro variazioni sul tema sono 2: la Glico e la Lotte (e qui, in questo momento, la Bea scoprì che la Lotte è nata sì in Giappone, ma è sostanzialmente coreana: quale folgorante rivelazione!).
Da sinistra:
- Pocky (ve l'ho già detto che sono i Mikado originali e che da noi hanno solo cambiato il nome, vero?) alla fragola con fantasia scozzese rosa e sbrilluccichii vari.
- Toppo alla fragola (sono i copioni sfigati dei Pocky e di particolare hanno che la glassa non è fuori, bensì dentro lo stecchino...ah, quanta genialità).
- Pocky alla fragola. Di nuovo. Ora, davvero, parliamone, che diavolo di senso ha???? NESSUNO. Sensonchè, a ben guardare, i primi Pocky della lista hanno dei pezzettini rossi di nonsochè in rilievo sparsi su tutta la glassa....scriverlo no, eh?
- Toppo al formaggio alla fragola. Sì, formaggio. Alla fragola. Mbè, qualche problema? Aggiungo pure che è formaggio dell'Hokkaido, mica pizza e fichi! Tiè.

Ovviamente, secondo la mia personalissima opinione, il design dei Pocky non ha niente a che vedere con quello dei Toppo, la differenza di livello è troppo grande. Basta guardare la semplicità della terza confezione. Vabè, comunque i Pocky sono talmente famosi che possono permettersi il design minimale. Anche i Toppo sono famosi, per carità, ma non ancora abbastanza.
E sui Toppo, tra l'altro, devo assolutamente fare una ricerca sulla nascita del nome, perchè io me l'immagino così:
riunione di esperti di marketing e boss giappini vari, qualcuno dice "cerchiamo un nome figo italiano!!" e qualcun altro "sì, dai, guarda, ho cercato su internet e ho trovato TROPPO, chè anche il significato ci sta tutto eh!" e qualcuno dei boss di mezza età "eh? cosa? non capisco...ma che è? troppo difficile...trovate qualcosa per cui non mi si debba attorcigliare la lingua!!!" e il genio di turno urla "Ma allora basta togliere la R !!!! TOPPO riescono a pronunciarlo tutti, no?" e giù tutti a complimentarsi con le lacrime agli occhi...
...
..
e ditemi che non sono la sola a farsi i film sulla nascita dei nomi dei prodotti, vi prego!;_;

*non ti puoi sbagliare in pescarese.

martedì 31 luglio 2012

Fanta alla mela

E' uscita una nuova, se così si può chiamare, bottiglia della Fanta ai gusti strambi.
Sempre della stessa linea della Fanta Fruits Punch (di cui ho parlato qui), ecco a voi la Fanta Apple!
La foto non è mia, l'ho trovata qui, ma siccome si tratta semplicemente di Pingram con il tag Fanta, la foto l'ho trovata con Google, ma nella schermata che poi esce non c'è. Quindi se volete l'autore...andatevelo a cercare! :D
Per essere bella, la bottiglia è bella come lo era anche l'altra al punch. Il mio dubbio invece riguarda la descrizione che ne fa il sito della Coca-cola perchè parla del design del 1974!
Ora, siccome sono tutt'altro che infallibile, andiamoci a rinfrescare la memoria alla pagina della già citata Fanta Fruits Punch...ok, confermato il fatto che parla di riedizione del 1984 (chiedo conferma anche a tutti quelli che leggono il giapponese, ma anche agli altri, visto che la data è scritta in cifre).
E allora perchè nella pagina della Fanta Apple si parla invece di 1974?? In 10 anni il design della Fanta non cambiò minimamente? Hanno sbagliato a scrivere? Ci stanno a pijà pe culo?
Visto che non trovavo risposte ai miei dilemmi esistenziali sono andata a cercarmi l'evoluzione del design nel sito della Fanta....ma non c'era nulla sulla storia della Fanta. Ero già lì che smadonnavo contro gli Stati Uniti, le multinazionali e il pessimo gusto delle bottigliette contemporanee quando, lampo digggenio, sono andata direttamente sul sito della Coca-cola, pensando che la Fanta, almeno fino a un po' di anni fa, si evolveva seguendo lo stile del prodotto principale. Qui infatti trovo, nell'angolino più remoto, in basso a destra della home page, il link alla "storia".
Che è questo e da qui c'è un bel riquadro enorme con sù scritto "Storia della Fanta".
Yuhuuuu!
Poi però ho scoperto che qui, degli anni '70 e '80 sono mostrate solo le bottigliette di vetro. Osservandole bene però ho avuto un'illuminazione. In effetti la scritta, il logo insomma, era rimasto invariato...non è che parlano di design generico, ma si riferiscono alla scritta?
Anche questo, però, non lo sapremo mai.

Però...lo sapevate che la Fanta originale fu creata in Germania e che la Fanta all'arancia fu inventata in Italia? XD


giovedì 26 luglio 2012

Crema di lumache

Ollalla`. E lo so, manco da un po` di tempo...oggi poi avevo deciso di usare la prima ora di lezione ("ricerca del lavoro", si chiama l`ora) per scrivere, ma l`aula in questione mi odia e quindi fa andare i pc lentissimi, che` per aggiustare un paio di foto c`ho messo mezz`ora e mi sono venute pure da schifo perche` gli schermi fanno schifo anch`essi, e anche la tastiera, tutto schifo schifo schifo. Ok, basta.
Tutto cio` era per dirvi che questo post sara` cortissimo e un po` triste, nonche` pieno di apostrofi al posto degli accenti, visto che le tastiere giapponesi ne sono sprovvisti.
E no, non mi va di andarli a cercare ogni volta, capito puristi dell`italiano? Anzi, ringraziate il fatto che metto gli apostrofi...:D

Allora, come gia` avevo mezzo accennato a chi mi segue su Facebook (ok, c`e` ben poco da seguire, ma insomma, ho anch`io una vita privata, a tratti) un po` di tempo fa ho comprato una crema stick per il contorno occhi. Perche` dovete sapere questa cosa interessantissima e cioe` che ho le occhiaie perenni. Mi rimarrebbero anche se dormissi tutti i giorni 9 ore (hai voglia a spiegarlo alle mie amiche orientali...) e, al massimo, possono solo peggiorare se sono stanca. Delle belle occhiaie nere, profonde e perenni. Che bellezza.
Comunque, ecco perche` l`unica crema di cui non posso fare a meno e` quella per gli occhi. Non che risolva qualcosa, ma mi fa sentire utile.
E insomma, ho preso questa crema coreana alla bava di lumaca.
Ovviamente il fatto che la bava di lumaca fosse l`ingrediente principale era una delle ragioni minori, perche`, insomma, avete visto la confezione?? E`carinissima!! :D
E poi ha le scritte arancioni, che e` tipo il mio colore preferito! Il design e` bello grosso e appariscente, ma semplice, lo sfondo e` bianco e la tonalita` del colore usato e` bella accesa, tutto come piace a me!
(nel frattempo mi sono spostata nell`aula pc figa, quindi smadonnero` di meno, ma sempre senza accenti)
Se proprio devo fare una critica all`estetica del prodotto, lo stick, ovvero il prodotto vero e proprio, ha lo stesso design della confezione (cosa positiva), ma di un colore diverso. Anzi, peggio ancora, di un colore diverso, ma che ci assomiglia: il rosso! Probabilmente stampare sulla plastica da` piu` limitazioni che sulla carta e quindi avranno optato per un colore simile...ma comunque io non approvo. Oh.
Ma continuiamo (ma la prima persona plurale di continuare non vi suona strana? quella i messa li` in mezzo non vi sembra un bel cavolo a merenda? sono io che ho qualche problema? vabe` che io ho problemi anche a mettere le maiuscole nelle parentesi...).
Come potete vedere la crema si chiama Escarise. Derivera` da una vaga assonanza con "escargot"? Non lo sapremo mai.
Come al solito, essendo per il mercato giapponese, l`hanno riempita di scritte. Inutili, tra l`altro, visto che la meta` e` in inglese. "Made in Korea" e` scritto a caratteri cubitali, e qui c`e` una nota da fare:
come tutti sanno i giapponesi non e` che abbiano questa grandissima simpatia per i coreani, senza stare a scomodare la storia e le discriminazioni secolari, basti dire che i giapponesi pensano seriamente che tutti i coreani, per essere cosi` belli, (si`, sono belli), ricorrano alla chirurgia plastica come se fosse una seduta dalla manicure. Ora, io non so se sia vero. Magari effettivamente e` piu` diffusa che qua, ma insomma, persino Nobuo, che coreani praticamente non ne conosce, e` convinto di questa cosa!!!
Comunque in difesa dei giapponesi si puo` dire che perlomeno riconoscono ai coreani alcuni meriti, primo fra tutti la cucina, che qui va molto forte, soprattutto lo yakiniku, o carne alla griglia (alla coreana, of course). La cucina coreana piace anche a me: yukke, bibimba, robe agliate e piccanti, carne cruda e pochissimo uso dello zucchero me la fanno largamente apprezzare.
Subito dopo la cucina pero`, viene la cosmesi. Non chiedetemi perche`, non ne ho la piu` pallida idea, ma i cosmetici coreani qua fanno faville e sono sinonimo di ottima qualita`. Delle maschere per il viso, soprattutto, c`e` una vera e propria invasione (ne sto usando una agli agrumi, souvenir di una mia collega...e devo dire che e` proprio buona in effetti).
Comunque, ritornando a Bomba (quanto tempo era che non usavo questa espressione?), credo sia per questo che la scritta "Made in Korea" sia cosi` in bella vista.
Infine vorrei che notaste le avvertenze illustrate elencate di lato
Le immagini sono anche carucce eh! Solo che o sono scema io o la numerazione e` fatta alla cazzo di cane (sempre la solita citazione). Insomma, pare che il divieto di prenderci il sole, il divieto di darlo ai bambini, e la raccomandazione di tenerlo al fresco non abbiano il diritto di rientrare nella numerazione. Davvero, mi sono scervellata a cercare un motivo...se qualcuno ci riesce, me lo dica per favore! Guadagnera` la mia stima incondizionata e la certezza di essere piu` intelligente di me! XD

(volevo scrivere anche a proposito della nuova geniale bibita della Pepsi, ma fatemi trovare il coraggio di provarla, prima)


domenica 13 maggio 2012

Oh, ma che è sto casino?? (3)

Oggi non ho molto tempo quindi...rispolvererò la mia gettonatissima rubrica che ormai nessuno ricorderà più "Oh, ma che è sto casino??".

Ma per prima cosa, oggi devo chiedere l'aiuto di tutti (e quattro) per far vincere il video del mio amico Portinaio, in concorso a "Il lavoro dei sogni - Emozione3" . Il video è quello del secondo da sinistra, in alto, quello vestito come Muttley di medagliamedagliamedaglia. Insomma, quello in mezzo alla pagina appena si apre la finestra!
Ripeto qui quello che ho già detto su Fb, se non vi fidate di me, guardatevi tutti i video: scommetto quello che volete che voterete lui anche di vostra spontanea volontà perchè il video sta proprio fuori. Una mia amica, alla mia domanda "chi hai votato?" ha risposto:
"Il ragazzo che hai segnalato tu, tra tutti era decisamente quello con il lavoro fatto meglio... e poi, è un pazzo! :D" (Renè, sankyu...chu!)
Quindi...non indugiate! Premete quell'acciderbolina di bottone! :D


Ok, espletati i miei doveri pubblicitari, passiamo all'accozzaglia di robe da postare, chè non ho nessuna voglia di fare un lungo post argomentato su una sola cosa! XD
Iniziamo col dire che...mi sono trasferita! In una casa!!!!! Passare da una stanza con bagno-loculo in un appartamento di 2 stanze più cucina più bagno megagalattico è un'esperienza non da poco. 
Comunque. Questa casa ha uno e un solo difetto: non ha interruttori. Sì, sì, non li ha. E' una casa che prevede solo ed esclusivamente lampadari con la cordicella incorporata per accenderli e spegnerli (mio padre dice che si usavano anche in Italia una volta...qui sono ancora abbastanza comuni).
Il primo giorno Nobuo sistema il lampadario grande, provvisto di cordicella, quindi non ci siamo accorti di nulla. Poco prima di uscire però decide di mettere l'altro piccolo lampadario in cucina (di design, moderno, quindi senza cordicella). Il lampadario si accende e noi, ignari, continuiamo le nostre cose. Quando eravamo già con un piede fuori però, nel momento di spegnere la luce, il dramma! Abbiamo cercato l'interruttore in tutta la casa e....semplicemente non c'è! Ah ah ah ah ah ah! E' talmente assurda sta cosa che mi viene solo da ridere!!!!
Insomma, abbiamo dovuto togliere il lampadario per spegnerlo. E ovviamente non possiamo usarlo. Vabè...mi butterò nei rigattieri (qua è pieno) alla ricerca di un paio di bei lampadari anni '70 psichedeleci :D Vi farò sapere.


Poooi, un bel po' di tempo fa, cosa più unica che rara, ho comprato un Kit-kat. Classico. Sì, quello rosso. Quello che non ti aspetti nessuna sorpresa. Quello che lo potresti mangiare anche a occhi chiusi che tanto...
E invece no! I giapponesi hanno messo le loro zampine anche qua (sembra una critica, ma in realtà è un complimento, dal mio punto di vista). Nella scatolina esterna non c'è niente di strano:
Ma guardando le 3 bustine interne sono rimasta allibita...invece di fare la solita apertura OpenHere, hanno creato una storiella sportiva per ogni sacchetto: corsa, bowling e nuoto. Con tanto di GOAL! finale.
Chissà se ci sono altre versioni!

(non fate caso alla prima bustina, che è aperta....non sò più er ghepardo de 'na volta e l'ho aperta senza accorgermi di tutto l'ambaradan...o forse avevo solo molta fame!)


Poi dunque, vediamo...ritornando un po' su una marca cara a questo blog, perchè cara alla sottoscritta, segnalo l'avvistamento di una confenzione di Fanta smaccatamente retrò!
Bella eh? Nella spiegazione c'è scritto che è il rifacimento del design del 1984, quello del Fanta Fruit Punch che ha venduto di più. Volete sapere che frutti ci sono in questo punch ai 5 frutti? Mela, pesca, albicocca, ciliegia e...guava! Il colore nero chissà da cosa è dato...ah ah ah! Di sicuro non sarò io a scoprirlo.
Il succo di guava da solo però è fantastico,  superfantastico! (tanto per rimanere in tema...lei e la Cuccarini erano le mie idole indiscusse durante i teneri anni infantili)

Infine (qua la cosa, checchè io ne abbia detto, è andata per le lunghe) ecco a voi un'altra bomboniera postale. Stavolta sono sicura: era per un matrimonio! Più che altro perchè il tizio che si è sposato lo conosco anch'io.


















Figata eh? Aveva pure il pirulicchio in stoffa! Finess!
E le merendine-cheesecake (perchè altro non erano) erano pure buone! Quelle di sinistra erano semplici, quelle di destra alla fragola.
La marca è Gramecy New York (ho trovato solo link di Takashimaya o di altri negozi che vendono più marche...forse non ha un sito vero e proprio in Giappone)

Vabò, mò basta però, vorrei almeno mangiare stasera, oltre che scrivere un post che DOVEVA essere veloce.