venerdì 8 aprile 2011

Meiji Coffee & Meiji Fruits 明治コーヒー・明治フルーツ

Il caffè. Chi è stato in Giappone saprà bene che il caffè viene consumato a litri, a fiumi! Altro che l'Italia e la tazzulilla 'e cafè. Cascate di caffè!
Purtroppo vi sarete anche accorti di quale caffè viene consumato. Di solito si tratta del cosiddetto drip coffee, che non bisogna confondere con il bistrattato american coffee, che viene considerato una brodaglia immonda anche dai giapponesi stessi! Il drip coffee non è malaccio, ma è fortissimo!
Queste sono le basi, ma pochissimi bevono solo caffè nero o al massimo zuccherato.
In Giappone per la maggior parte dei casi tutto si riduce a miscugli riconducibili in generale al noto "cafè olè", dalla pronuncia del francese café au lait.

*Piccola curiosità: quest'espressione è talmente radicata che c'era un periodo in cui si usava solo il termine オレ ore e ancora oggi può capitare di sentirlo dire da qualche anziano o da qualche giovane che segue uno stile retrò estremo*

Caffelatte insomma. E andrebbe anche bene se ci si fermasse qui.
Il fatto è che qui il caffè viene infilato in lattine, bottigliette di vetro, PET bottle e cartoni. C'è anche quello nelle tazze ovviamente, ma devi avere il tempo di andare in una caffetteria, senza contare che, una volta in caffetteria, non so quanto un italiano sia disposto a pagare 3 o 4 euro un caffè.
Io ci vado, ma più che altro per parassitare del tempo al caldo e al coperto. Bevendo caffè nero, poi, pago il minimo indispensabile, di solito.

Detto questo, oltre al caffelatte esistono una varietà infinita di bevande a base di latte: latte&fragola, latte&maccha (il tè verde polverizzato), latte&banana, latte&uva!, latte&cacao ecc ecc...anche loro impacchettati in cartoni, lattine e bottigliette di ogni tipo.
Tutto questo marasma di prodotti viene solitamente venduto nei famigerati conbini, o convenient store (vedere sezione "Japan" nel link) oppure nei distributori automatici, che in Giappone ricoprono ogni metro quadro di territorio (una leggenda metropolitana di qualche anno fa diceva che ce n'era uno ogni 20 abitanti).

Bene, è proprio in un conbini che qualche giorno fa ho notato questa bottiglietta in Pet che mi ha colpito perchè aveva un packaging un po' troppo semplice. In realtà le bevande erano 2, chiamate 明治コーヒー Meiji Coohii e 明治フルーツ Meiji Furuutsu, in poche parole latte&caffè e latte&frutta della Meiji, nota azienda casearia-dolciaria.
Avevano un'aria tutta Shōwa (vi ricordate?) e quindi ho finito per comprare il Meiji Fruits. Mentre lo prendevo mi sono accorta che c'era una specie di motto che pubblicizzava il prodotto di cui non ricordo le parole esatte, ma suonava più o meno così: "è buono perchè fa nostalgia", o una cosa del genere. Quindi ci avevo preso!!!! Era una delle millemila riedizioni retrò che fanno ogni tanto per rilanciare i prodotti! Eh eh eh eh, ho un occhio finissimo per queste cose veramente inutili!

Comunque, una volta tornata a casa mi metto a fotografarlo e cosa scopro? Sulla pellicola della bottiglietta, oltre al marchio, al nome e ste cose qua, in fondo, c'era una specie di linea che girava tutto intorno e la scritta "Meiji" fatte entrambe come se fossero dei riflessi o un rilievo sul vetro!
Hanno cercato di riproporre l'impatto visivo del vetro disegnandolo sull'etichetta di plastica!
Questi stanno fuori.
La sera poi, Nobuo (il mio ragazzo), mi ha confermato che quelle bevande ci sono da tantissimo tempo e che prima erano in bottigliette di vetro.
Oggi allora è partita la ricerca. Uagliù. Niente di più introvabile! Non sono riuscita a trovare una solo foto che mostrasse come fosse la bottiglia originale in vetro. Ho trovato soltanto il tappo!!! Che non ho capito bene, ma mi pare che fino a qualche anno fa c'erano ste etichette di carta sui tappi di tutte le bottigliette di vetro del latte (di tutte le marche) e delle sue deviazioni (caffeè, frutta, cacao...) e la gente ne ha fatto fior di collezioni.
Ma nella ricerca ho scoperto che, insieme alla versione in plastica, è stata portata avanti anche quella in vetro! Pare che la produzione sia limitata ai pacchi regalo per corrispondenza (un'usanza molto forte qui in Giappone), ma in questo blog il tipo dice di aver trovato entrambe le bevande in un distributore automatico.
Inoltre pare che ci siano state, negli anni passati, anche versioni in cartone, perlomeno del caffelatte (tra i prodotti venduti adesso ho trovato solo la versione da 1 litro, ma non mi convince perchè è destinato a tutta la famiglia e poi gli ingredienti sono leggermente diversi).

Infine, cara la mia moltitudine di lettori, giusto così, perchè è una cosa carina, vi consiglio vivamente di dare un occhio a questo link che è praticamente un report sulla storia del latte e delle confezioni della Meiji. Anche se non capite il giapponese secondo me vale comunque la pena di guardare le immagini! :D
Ve ne lascio un assaggio qui sotto!


domenica 3 aprile 2011

Naruto va di moda

L'altro giorno sono andata da Uniqlo per comprare un paio di tristissime camicie da abbinare a un completo giacca-pantalone che sono stata e sarò ancora costretta a indossare.
Uniqlo, per chi non lo sapesse, è una grossa catena di abbigliamento concettualmente simile a catene come H&M o Zara. Però è giapponese e, secondo il mio modesto parere (di una a cui Zara sta sulle palle, per intenderci), ha un qualità decisamente migliore abbinata a prezzi molto più bassi che nelle altre 2 catene.
Se volete c'è anche la pagina Wikipedia in italiano.
Ci vado spesso per comprare capi d'abbigliamento basici, tipo maglie a tinta unita, pantacollant (sì, pantacollant! PANTACOLLANT!!! Chè a dire leggins mi sembro scema)o felpette. Se devo dire la verità ci ho preso anche il suddetto completo, nero come la morte. Ovviamente il mio ragazzo ha sempre da ridire quando ci vado perchè lui è un fighetto e il suo motto è "se costa poco la qualità fa schifo" e quindi si rifornisce da Muji. Da Muji!!! Identica qualità, prezzi più alti e ampia scelta tra 3, dico 3 colori 3. Ma io gli faccio yoshi-yoshi sulla testa e continuo ad andare da Uniqlo.
Comunque, tralasciando le mie avventure coniugali, torniamo a noi.
Compro ste 2 camicie, una grigia e una azzurra: non me ne frega una cippa che ci dovrebbe andare la camicia bianca! Dopo 10 anni a fare la cameriera sono diventata inabile nell'accostare il bianco e il nero.
Comunque. Pago e la simpatica e gentile commessa, dopo avermi elencato come al solito TUTTI i movimenti che fa (sono 5000yen-quelli che prendo sono 10000yen-ecco, questi sono 5000 yen di resto-1,2,3,4,5mila yen prego!- e così via) prende la busta e ci ficca dentro le camicie. Noto subito che la busta non è la solita bustabiancoospedaleconlogorossopiccolissimo, bensì era piena di loghi e scritte diverse, anche se pur sempre tutto in rosso su sfondo bianco, com'è tradizione da Uniqlo. Me la dà e...sul retro c'è il faccione enorme di Naruto!!
Credo che l'immagine fosse presa da un fotogramma dell'anime e ingrandito a dismisura perchè si vede la sgranatura dei pixel e ha una specie di effetto 3D senza occhialini (sapete quell'effetto sfocato o doppio che dir si voglia).
In pratica era la shopper della sottocatena UT, quella che fa solo T-shirt in collaborazione con artisti e altre aziende.
Così scopro solo ora che c'è questa linea di T-shirt di Naruto. L'evento finiva oggi quindi può essere che dovevano esaurire le buste avanzate (quello non era un punto UT).
Io non sono nemmeno una fan di Naruto, non so nulla della storia, ma la busta è proprio bella, quindi volevo rendere partecipe il mondo di questo fatto, inutile come al solito.

Ehmm...scusate per la monnezza sullo sfondo...