mercoledì 26 ottobre 2011

Gatti che mangiano mandarini insipidi

L'autunno è arrivato, con i suoi kaki, la sua uva e i suoi mandarini (per i mandarini era un po' presto e infatti non sanno di niente, ma ci accontentiamo).

Sapevate che in Giappone, la patria della parola kaki, questi frutti sono quasi esclusivamente della tipologia dura?
L'altro giorno ne stavo parlando con uno studente di italiano e, quando gli ho detto che da noi si tratta quasi sempre di quelli molli, prima è rimasto sorpreso perchè in Italia si producono kaki, poi perchè quelli duri sono più rari degli altri.
Aò, non è che i kaki ce l'avete solo voi! :p

Comunque io ne mangerei a oltranza! Non so perchè a tanti italiani non piacciano...eliminano anche l'alito cattivo!!!! (giuro, ho visto un programma dove facevano la prova con un misuratore)

A parte i miei gusti fruttiferi, che comunque si limitano a kaki, fragole, pesche e banane, in questo periodo mi sta assalendo una voglia sfrenata di cioccolato. Per cui, ieri, girovagando in uno di quei negozi dove tutto è a 100 yen, non ho resistito alla tresciaggine di questi cioccolatini fuffa che imitano i Ferrero Rocher. Imitano tutto, persino la nocciola non è una nocciola, bensì una nocella. Che per chi non lo sapesse è l'arachide in pescarese.

Questi poveri cioccolatini farlocchi non hanno nemmeno un vero e proprio nome.
Si chiamano "Chocolate with nuts filling". Mamma che tristezza.
(e scusate l'adesivo del negozio un po' esibizionista, ho provato anche a toglierlo, ma niente)
Comunque li ho aperti e mangiati lo stesso eh! Non è che la nocella mi abbia inibito più di tanto.


 





Allora, sono dolci, croccano e i pezzettini si infilano tra i denti come i normali Ferrero Rocher, ma la cioccolata "vera", ste pallotte con le nocelle, l'hanno vista col binocolo. E poi la nocciola è proprio un'altra cosa.
Comunque 100 yen per 5 pallotte alla fine valgono la spesa.

E mò saltiamo di palo in frasca e parliamo di qualcosa che in questo blog non è stato mai affrontato: un cartone animato.
E sì che fino a pochi anni fa ero proprio una bella nerdona, anzi, pardon, otaku.
Eeeh, ma gli anni passano anche per me e ora come ora, per appassionarmi a un anime o a un manga ce ne vuole.
L'ultimo manga che mi ha incollato alle pagine fino alla fine è stato "20th Century Boys", ma non volevo parlarvi di questooo!!!

E' qualche settimana che io e Nobuo, il mercoledì notte alle 2:30 becchiamo in tv l'anime くるねこ "Kuruneko". Cazz ci facciamo svegli a quell'ora? Bella domanda. Infatti da oggi ho deciso che nel mio regolamento personale ci sarà la voce "Andare a dormire entro l'1:30". No perchè dormire 4 ore e mezza a notte non è proprio cosa (Nobuo si sveglia alle 9, ma io alle 7:30!!).
E poi mi si rovina la pelle, tzè.

Comunque, parlavo di "Kuruneko", che praticamente sono miniministorie in cui appaiono i gatti di questa mangaka, che si chiama Yamato Kuruneko. E beh...in queste storie...ci sono questi gatti....che, insomma, non fanno nient'altro che quello che di solito fanno i gatti: si fanno le unghie dove capita, corrono dietro a qualsiasi cosa si muova, dormono, si strusciano, litigano, mangiano, si lavano, fanno la cacca e la pipì, ti guardano male.
Bene, siamo diventati dei fan accaniti di questo anime. Personalmente quando lo guardo non faccio altro che ridere perchè anche solo a guardarli, i gatti, mi diverto! Poi in questo anime sono anche minimamente animati, giusto quel po' per spiegare quello che stanno forse pensando...comunque è da guardare, altrimenti non si capisce come faccia a essere così divertente una cosa del genere.

Ebbene, l'omo mio l'altro giorno è tornato da un giro a Osaka con un sacchetto di Kiddyland e dentro c'era...tutta l'esposizione di gadget di "Kuruneko"!! Plus una pallina da gashapon.
Non so che gli abbia preso, ma deve aver svaligiato l'angolo dedicato.
Io amo quest'uomo.
Per cui volevo condividere con voi queste cose bellissime :D

Ecco, nella foto di gruppo posano le 5 calamite (una per ogni gatto protagonista) e, dietro, lo strap uscito dalla pallina. In ordine da sinistra abbiamo: Tome, Bon, Mon-san, Poko e Kobon. Lo strap è un enorme Bon.


In queste foto invece ci sono un borsellino, pochette o come volete chiamarla, che è diventato immediatamente il mio porta-mouse, e un tenugui. Chè tra l'altro, per essere dei gadget di un anime sono anche molto raffinati.

Infine aggiungo una foto in cui si vedono le calamite in azione! (lo strap è andato dritto dritto ad accompagnare le chiavi della mia nuova-vecchia bici gialla).

Crepi l'avarizia, ho messo anche una foto del tenugui in azione (li uso sempre per le bottigliette, i tenugui).
Da notare la cartolina pacchiana di Pescara che mi ha mandato una mia carissima amica, accompagnata da una non meno pacchiana penna del nuovo ponte che c'è in città (e di cui, siccome sono pigra, non mi va di fare la foto).

Ah, ma oggi è mercoledì!! :D

E ah! Il mio preferito, anzi, la mia preferita, è ovviamente Mon-san.

martedì 18 ottobre 2011

A volte ritornano anche qui.

E dopo un attimo in cui mi ero convinta che non fossero piu` in vendita...eccole che ricompaiono, le bottigliete retro` della Meiji!!!
Stavolta sono tornate in grande stile e con diversi gusti, cosi` possiamo osservare, da sinistra:
パンピーオレンジ Panpii Orenji, misterioso succo d`arancia addirittura "since 1960"!!;
フルーツ Furuutsu e コーヒー Coohii, frutta e caffe`, due vecchie conoscenze;
いちご Ichigo, praticamente latte alla fragola con ben 1% di frutta;


Notare che nel sito la misteriosa arancia Panpii non c`e` (beh, c`e` dal `60...), in compenso il caffe` e la roba alla frutta sono inseriti tra i NUOVI prodotti.
Sono carini vero? :D


domenica 9 ottobre 2011

Lo scazzo e la tradizione

Ommioddio, un mese che non posto e blogger cambia tutto il layout interno! E mò che faccio?
Una nota particolare va al bottone "inserisci link" scritto per intero: l'icona con la catenella era troppo difficile per noi comuni mortali, vero? In compenso si ripiglia con "Etichette", dove compare l'elenco completo di quelle che hai già fatto. Comblimendi.

Comunque, è un mese che non scrivo niente e non è che l'ultimo post sia stato così frizzante e brioso, quindi, pur continuando a non avere cose particolarmente interessanti da postare, ho pensato che fosse bene non far impigrire troppo i miei fidi lettori.
E qundi vi beccate il temutissimo post sul packaging tradizionale, riservato a quando non mi viene in mente niente di meglio. O più che altro a quando anche le foto scarseggiano.

(blogger mi sta facendo le calzette quando premo "invio" per andare a capo...vediamo se alla fine del post avrà superato l'esame complessivo)

Tra l'altro è vero che ultimamente faccio poche foto. E' che la mia macchinetta fuffa è mortificante. Vengono tutte sgranate e brutte e io voglio una macchinetta vera, OH!
E adesso qualcuno mi deve spiegare perchè qui in Giappone, che dovrebbe essere la patria della tecnologia, (la super leggenda metropolitana), le macchinette serie vanno dai 600 euri in su, mentre in Italia le trovi anche a 200.
Che comunque non è che sia un problema: sono paziente e aspetterò natale. 

Ah è vero, in tutto ciò il giorno prima del mio compleanno è anche morto Steve Jobs!! E mi ha preso alla sprovvista visto che sono nel bel mezzo di una crisi informatica: Mac o non Mac?
Io sarei una anti-Apple in realtà, perchè penso riduca molto la libertà d'azione. D'altronde pensavo che prima o poi un Mac dovrò pur comprarlo e visto che lo sconto-studenti è molto buono sarebbe meglio comprarlo mentre ancora lo sono (studentella).
Ma poi penso anche che davvero prima o poi DOVRO' comprarlo?? O mi sto solo facendo suggestionare dallo schermo sbrilluccicoso e fescion?
Inoltre un Mac con sconto costerebbe come un Windows a prezzo pieno.
Mmmhmm.
Bah, tanto non avendo un soldo bucato posso solo congetturare sul mio futuro computer.

Oggi noto che non ho molta voglia di parlare di packaging. Sarà che è quello tradizionale, che non è che mi sconfiferi più di tanto. Infatti ogni volta che qui in Giappone dico che mi piace il pakkeji (packaging in engrish) tutti a fare "OOOOH!" "AAH!" "CHE BELLO!" "Ma quindi ti piace il packaging tradizionale!!".
E io "........   ....  ...  ehmmmhmm...non proprio.....cioè, sì, ho anche studiato quello....ma sai, anche quello contemporaneo è molto interessante!!".
E puntualmente rimangono tutti delusi dal fatto che, chissà perchè, non me ne freghi una beneamata mazza dei furoshiki e delle foglie di bambù.
Cioè, sì un po' sì, ma come tutti.
Quando poi gli dico che per esempio mi interessa molto il modo di confezionare la verdura fresca nei normali supermercati, è il colpo di grazia: partono con l' "eeeeeeeeeeh" menefreghista in crescendo e cambiano discorso.
;_;

Ok, ok, oggi non mi va di fare l'esperta di packaging design, ma tranquilli, miei affezionati lettori, non vi lascerò a bocca asciutta! :D

Cosa sarà questa confezione fintoinfiocchettata?



In pratica quel foglio appiccicato sopra con una specie di fiocco disegnato è per capire che tipo di regalo è, da chi è stato mandato ecc ecc. Ci sono vari tipi di combinazione di colori, ma non chiedetemi più niente che non è che ci capisca molto. So solo che quello per il lutto ha una parte del fiocco nera. Mi pare.
Dentro, come potete ben vedere, ci sono 3 fagotti di finto-raso...cosa saranno mai?

E' RISO!
Sì, 3 tipi diversi di riso! Che poi per noi barbari stranieri sono tutti uguali, soprattutto rispetto alla varietà di riso che abbiamo in Italia, ma non diteglielo mai...:p
Comunque per le confezioni bellissime non si smentiscono mai. Persino la busta del riso è figa!!

Ma com'è che io in casa avevo una tal pregiata confezione? Ebbene, era il regalo di ringraziamento per un regalo di matrimonio che Nobuo aveva fatto tempo prima a un amico. Insomma, 'na bomboniera postale!
Dentro la scatola (figa anch'essa) c'erano ovviamente le tonnellate di depliant, chè sennò ci fai la figura del pezzente.





Decreto finale sulla nuova impostazione di blogger: l'invio per andare a capo funziona alla "cazzo di cane" (cit.), le etichette sono più comode da inserire, anche l'inserimento delle foto è molto più agevole, anche se ho ancora qualche problema ad allinearle invece di metterle una sotto l'altra. E poi non si possono più ingrandire e rimpicciolire a proprio piacimento. Ma in linea di massima è più comodo.
Voto: 6-    Prima era meno accattivante e intuitivo, ma tu eri un po' più libero.

*errata corrige: Titti mi ha fatto notare che sopra al foglio della scatola c'è scritto il nome di un bambino, così che mi è venuto in mente che il pacco non era per un matrimonio, ma per la nascita di un bambino!!!! :p Scusaaaate >_<