giovedì 29 marzo 2012

LOOK

Un po' di tempo fa, con una mia amica, ero a curiosare in un grande 100 yen shop. Siccome è abbastanza grande era anche ben fornito di schifezze da mangiare...le stesse per cui tutti si chiedono come fanno i giapponesi a restare magri!
In quei reparti si trovano sempre cose strane e mi diverto un sacco anche solo a guardare (all'inizio provavo tutto, poi però sono lievitata nel vero senso della parola: mi ero proprio gonfiata tipo pallone, tipo quando devi prendere tante medicine e ti gonfi. A quel punto mi sono spaventata e ho, parzialmente, smesso. Con annesso sgonfiarsi immediato..non voglio proprio sapere cosa ci mettano dentro).

Un prodotto molto famoso per i suoi cambiamenti è il Kit-kat, più che altro perchè è conosciuto in tutto il mondo, ma anche altri prodotti cambiano i gusti a seconda della stagione, o piuttosto a seconda delle strategie commerciali.
Uno di questi prodotti è il Look di Fujiya, che per quanto cambia durante l'anno non ho ancora capito quale sia la versione base. Comunque sono cioccolatini ripieni ai vari gusti.
Stavolta c'erano ben 3 gusti diversi: quello al Giappone Orientale, quello al Giappone Occidentale e quello al succo di pesca Nectar (sempre di Fujiya: qui il link al succo).
Per questa linea di cioccolatini si è puntato molto sul packaging design fin dall'inizio, tanto che nel sito del prodotto ci sono 2 tipi di gallerie: una è quella sulle particolarità del prodotto e l'altra è proprio una carrellata dei vari design che sono cambiati negli anni.
Nella prima ci sono 3 punti: il primo spiega che il primo design, nel 1962, fu creato del designer francese Raymond Loewy. Io non lo conoscevo, ma è molto importante! Date un'occhiata qui alle cose più famose che ha creato!
In pratica è lui che ha creato il logo di Look e anche il primo packaging design.
Nel secondo punto spiega che all'interno della scatola i cioccolatini sono avvolti da una busta su cui sono stampati i vari gusti dei cioccolatini corrispondenti all'interno.
Nel terzo punto invece spiega come una volta hanno provato a marchiare alcuni cioccolatini in maniera diversa, ovvero con un cuore al posto dei soliti simbolini, per lanciare la cosa che se lo trovi sei fortunato...vabè...comunque pare abbia avuto successo come iniziativa, quindi la portano avanti ancora adesso. Anzi, hanno aggiunto anche delle stelline.
Nella galleria sul packaging invece potete vedere le varie evoluzioni storiche della confezione. E così anch'io ho scoperto che il primo prodotto messo in vendita aveva i gusti di banana, fragola, mou (sarà una caramella mou quella??) e caffè. Se ci cliccate sopra, tra l'altro vi mostra anche i dettagli, tipo che all'inizio era una tavoletta intera, mentre ora sono cioccolatini separati.
Ok, alla fine ho capito che la versione originale ha dei gusti random e lo sfondo giallo, perlomeno.

Ma vediamo nel dettaglio le ultime 2 versioni geografiche:
 In quella occidentale abbiamo i gusti mango, mandarino, succo di frutta misto, e kuri kinton, che è un dolcetto alla castagna. In quella orientale invece abbiamo uva, noccioline, mele, gelato dell'Hokkaido (presumo che sia al latte, va forte da quelle parti).

Interessante notare come la divisione avvenga tra est e ovest e non, come avremmo pensato tutti (anche guardando le cartine riportate sulle scatole) tra nord e sud.

E qui invece c'è il Look al succo di pesca (non gli bastava farlo alla pesca...) con tanto di spiegazione sul retro dell'interno dei cioccolatini. Da notare la nota sotto in giallo: "La crema alla pesca è stata fatta ispirandosi al succo Nectar Peach". Ah, che furbacchioni!
Però devo fare una confessione...il succo Nectar è buonissimo! Vabè che io sono una fanatica del succo alla pesca, ma questo è proprio buono!

Ora devo scappare. Volevo scrivere di più e anche su altre cose, ma non pensavo che mi sarei fatta trascinare dal vortice del sito di Fujiya, quindi non faccio in tempo.
Comunque era tanto che non facevo un post "tecnico" su un prodotto...avevo dimenticato che a fare ste cose mi diverto un sacco (magari voi no, però, eh?).

domenica 25 marzo 2012

Il periodo rosa

Oilà, vi piace il nuovo header? Vabè, non è cambiato un granchè però è meno squallido di quello che c'era prima, almeno. Tutto ciò in attesa che Gabbri, l'altro amministratore fantasma che spesso nemmeno legge quello che scrivo (-.-) mi aiuti a fare un sito serio.
Vabuò, comunque, mi giunge voce che lì da voi sia arrivata la primavera eh? Maledetti.
Qua continua a piovere come se non ci fosse un domani e le massime stanno sui 10 gradi. Perchè dovete sapere che, al contrario di quanto dice una ben nota leggenda metropolitana, la primavera giapponese fa...cagare!!!!
(non me ne vogliano i giapponesi che leggono il blog, ma abituata alla primavera italiana, sono rimasta piuttosto scioccata da questo susseguirsi di pioggia, freddo, vento gelido e grigiume...d'altronde anche per gli stessi giapponesi uno dei colori tipici della primavera, oltre al rosa, è il grigio)
Ok, per essere equi dirò solo che la primavera giapponese è un po' come il mese di novembre in Italia: grigio.
Per questo continuo a dire che il Paese ideale dovrebbe avere la primavera italiana e l'autunno giapponese (in realtà, nel MIO Paese ideale è sempre estate e la temperatura varia dai 30 ai 32, ma vabè..). Ed è sempre per questo motivo che, da quando sono qui, preferisco l'autunno.
Il fatto è che prima dell'arrivo vero e proprio della primavera, c'è questo periodo in cui piove sempre. E uno dirà: eh, sarà la stagione delle piogge! Eh no, invece!!!! Dopo questo periodo fa tipo 2 settimane di bel tempo e poi giù con la vera stagione delle piogge! Nella quale, vorrei far notare, piove meno che nel periodo pre-primaverile.
Se solo facesse caldo, almeno...

Mah, comunque bando alle ciance, perchè anche in questa grigia stagione c'è da stare sempre all'erta. Come ho detto anche prima il colore tipico della primavera qui è il rosa. Immagino che tutti sapranno il motivo, ovvero il simbolo del Sol Levante, dei samurai, delle geisce (!!!): i sakura! (molti li chiamano "le sakura" e non capisco il perchè, voglio dire, il ciliegio non mi pare femminile e, a parte che stride proprio il suono, ma ho ben studiato, quando ero studentella di lingue, che tutte le parole straniere non di uso comune vanno messe al maschile...o mi sbaglio io?)

Ma facciamo un passo indietro. La storia inizia un po' prima e le prime avvisaglie ci sono di solito a natale. Cosa cazzarola c'entra il natale coi sakura? Una cippa, rispondo io. Ma qual'è il dolce tipico natalizio in Giappone? No, non è il panettone ripieno di azuki, bensì il temibile Christmas cake, una torta con panna e fragole (mi è venuta voglia di Big Babol, credo siano secoli che non ne mangio una).
Ecco, è lì che si inizia a subodorare che c'è qualcosa che non va, per quanto le fragole giapponesi siano talmente buone che viene da chiedersi se non iniettino lo zucchero direttamente in ogni singolo frutto. Infatti la prima grande incognita è che le fragole, qui, sono un frutto prettamente invernale (!!!). Per cui da gennaio il colore rosa inzia, tomo tomo cacchio cacchio, a invadere gli scaffali dei dolci dei supermercati.
Poi arriva febbraio, il mese della fioritura dei susini, o dei pruni, o come diavolo si chiamano (il mio rapporto con le piante meriterebbe un discorso a parte), insomma dell'ume.
Sono molto belli gli ume, mi piacciono un sacco.
Oltre agli ume, a febbraio, c'è pure San Valentino, quindi ajutm addì (trad. aiutami a dire), c'è proprio un'esplosione orgasmica di rosso e rosa.
A marzo in teoria si dovrebbe inziare a parlare di sakura, ma quest'anno ce l'hanno fatta penare e i susini stanno ancora fiorendo, quindi figurati, mò ce li freghi i ciliegi a fiorire con 'sto freddo!
In compenso ci sono sempre i peschi, non scordiamoci che anche loro fioriscono mò.

Insomma, il risultato è questo:
Angoli a tema rosa con tutti i prodotti al tal gusto dalle patatine, alla cioccolata, alle caramelle (in queste 2 foto appunto pesca e prugna).
Ovviamente ormai siamo in marzo e anche se fa un freddo boia, per le aziende è ora di sakura.
Il gusto sakura, come molti già sapranno, esiste. A me non piace molto (in realtà nemmeno a tanti giapponesi), ma è comunque mangiabile.
Per l'occasione vi presento un prodotto che tutti conoscono: lo yogurt col bifidus! Che qua si chiama Bio:


No, non l'ho comprato: già non mi piace molto il gusto sakura, metteteci pure che lo yogurt non mi fa impazzire! Comunque sì, in teoria ci dovrebbero essere una sorta di petali di ciliegio dentro allo yogurt...
Ma c'è anche ciò a cui nessuno avrebbe mai osato pensare:
Sì, lo so che non dovrei andare dal Mc Donald's, ma che ci posso fare? Mi piace! E' come la Coca-cola...e il trash americano che è in me non sa resistere. E poi è un'ottima occasione per studiare le strategie di vendita! Ieri, per esempio, ho studiato un sacco! (davvero, mica scherzo...)
Comunque, i menù 14 e 15 sono piuttosto normali, entrambi a base di carne in salsa teriyaki, che in Giappone è normale, e uovo (Teritama = teri + tama uovo). Il 15 è basico, mentre il 14 è al formaggio.
E' il 16 che è il problema. Al nome di "Sakura Teritama" ci appare un 15 basico con aggiunta di salsa ai fiori di ciliegio. Da qua non si vede, ma dovrebbe essere quella salsina che sporge da sopra la foglia di insalata.
Devo confessare che per un attimo sono stata tentata...ma alla fine ho optato per un sano e tradizionale 14 (da cui si evince la mia propensione al formaggio fuso).

C'è da dire che non è che fanno TUTTO al sapore di petali di ciliegio. Anzi, la maggior parte dei prodotti di solito ha solo la confezione decorata a tema, tipo le birre, le bibite, le patatine, ma anche le confezioni del cibo da asporto, i dolci...insomma qualsiasi tipo di prodotto. Senza contare le decorazione degli interni dei negozi...
Io stessa, durante uno stage in una ditta che ho fatto in quest'ultimo mese, sono stata incaricata di fare le decorazioni delle lettere di ringraziamento per i clienti e mi hanno tartassato coi sakura! Sono uscite carine, per carità, ma avrei voluto sperimentare un po' di più su un soggetto così inflazionato.

Tutto sommato comunque per me è molto interessante vedere tutti questi cambi di simboli, soggetti, design, colori...in Italia le occasioni sono molto più rare.

In ultimo vi lascio con un'altra mia grandiosa spesa che andrà a fare compagnia al Dio Ra:
L'astronauta!!! Ancora qualche altra penna e potrò formare i Village People alternativi!
Guardateli come sono carini insieme! Potrebbe quasi nascere una storia d'amore (Nobuo veramente li ha già aiutati a darsi il primo bacio).

Mhmmm...ultimamente scrivo un sacco...si vede che non ho una cippalippa da fare! :D

martedì 20 marzo 2012

Ma il tiramisù si cuoce?

Forse la cosa si è già un po' sputtanata, ma in Giappone il 14 marzo è stato il White Day.
Per i pochi che leggono sto blog e che ancora non sanno cosa sia, ecco, come al solito quello che dice Wikipedia è legge . Vabè, comunque detta in parole molto povere è il corrispettivo di San Valentino, un giorno nel quale tutti gli uomini che hanno ricevuto la cioccolata il 14 febbraio possono ricambiare.
Certo, ci sarebbe da spiegare anche l'assurdo modo di festeggiare San Valentino che hanno da queste parti, ma mi asterrò, tanto è tutto già scritto nella pagina del White Day di Wikipedia :D

Comunque non volevo fare un trattato di sociologia...solo che la mania di fare regali a base di dolci ogni due per tre mi tocca nel momento in cui i regali vengono messi dentro delle scatole e vendute. Eh, lo so, ognuno ha le sue croci e i propri scheletri nell'armadio, io mi porto dietro quella del marketing, tormentata passione che consumo in segreto.
Comunque, lungi da me fare un trattato di marketing, anche!
Semplicemente volevo rendere partecipe il mondo del primo serio whiteday-regalo che ho ricevuto (il primo anno Nobuo mi regalò un bottiglietta di pregiuato olio al peperoncino -.-  e l'anno scorso nemmeno me lo ricordo...me l'avrà fatto? mi sa di no...).
Cosa più unica che rara, il 14 marzo eravamo liberi entrambi e quindi siamo andati a Osaka. Prima di portarmi a mangiare in un ristorante che fa solo cucina toscana (a Kyoto però), sempre per sto fatto del White Day, mi ha trascinata nei famosi depachika, i piani sotterranei dei grandi magazzini giapponesi (depaato grande magazzino + chika sotterraneo) perchè doveva "comprare il regalo", che in realtà era una bieca scusa per poter comprare dolci random.
Fatto sta che scendiamo giù e mi trovo davanti una distesa di salary-man tutti in fila nei vari negozi (che nei depachika sono aperti, tipo stand).
Ed è in quel momento che realizzo la connessione! Studipi uomini, tutti in fila all'ultimo secondo per raccattare un regalo per le varie consorti. Non che il mio, di uomo, fosse messo meglio eh! Mi si è addirittura portato dietro (no, dai, scherzo, pooooovero :p).
E' che sono sicura che i regalini per le varie colleghe e amiche erano già stati preparati e messi nella cartella dalle loro mogli, solo che al regalo per la moglie ci devono pensare da soli! Ah ah ah ah!
Però è stato un fenomeno interessante vedere tutti sti uomini neri in un posto che è generalmente il regno delle donnine.


 Oh, almeno apprezzate il fatto che per mostrarvi lo spettacolo ho corso un grosso rischio! Sarebbe bastato che uno solo di tutti sti tipi fosse andato a chiamare qualcuno e per la seconda volta sarei stata cacciata da un esercizio commerciale a causa delle foto :D
Vabbuò, vi mostro anche quello che alla fine ha comprato Nobuo da C3, che è una catena relativamente nuova i cui dolci richiamano vagamente quelli italiani, soprattutto nei nomi (notare che nella HP linkata il menù è scritto anche in italiano...un italiano dove il plurale è a discrezione di chi scrive, immagino):


Questo è il primo. Come potete vedere è molto molto kawaii e dentro ha 2 ciambelle un po' gommose e una busta di baci di dama alla fragola che invece erano molto molto buoni. Usando tutta l'immaginazione che avevano hanno chiamato le ciambelle "Cerchio", mentre per i baci di dama, devo ammetterlo, si sono impegnati: "Per Bambina".
Ma...aspettate un attimo! Controllando il sito proprio ora noto con orrore che tutta la linea dei baci di dama ai vari gusti ha cambiato nome e design!!! :O Adesso si chiamano "Sacucci Horocci" e ho il terrore di sapere a cosa pensavano quando lo hanno scelto.

Comunque il sito è bellissimo, cazzarola! Anche quel delicato "tin" che fa quando indichi col mouse...*_*

Il secondo pacco è questo:
che è stato comprato principalmente perchè Nobuo vivrebbe di tiramisù. Infatti non fatevi ingannare dalla scatola perchè l'interno...

...era pieno di piccoli tiramisù COTTI! Eeeeeh sì! Il nome di questi cosi è 焼きティラミス yakitiramisu, ovvero tiramisù cotto. E infatti come l'avranno chiamato nella versione italiana?
Uagliù, sono buonissimi. Ma tanto!
Appello a tutti gli italiani in Giappone: andatevene a comprare una scatola e mangiatevela tutta da soli, perchè a dividerla la cosa potrebbe prendere una brutta piega.
Buonibuonibuoni! Davvero, andatevi a vedere le immagini sulla pagina che ho linkato, chè rendono molto di più l'idea.

Infine ho fatto una foto di gruppo delle scatole e delle varie buste che ci hanno infilato nella scatola. Perchè qui è scontato, ma ogni, ogni volta che andate a comprare dolci o in generale cose di questo tipo, confezioni regalo insomma, vi danno una busta nuova per ogni pezzo che viene messa insieme ai prodotti stessi, ben chiusa, nella busta grande che viene data a voi.
Scusate il piedazzo di Nobuo e il futon ammucchiato sullo sfondo...:p

Ora, a parte tutto e a parte gli errori gi grammatica italiana, ma questo negozio ha un design stupendo, tutto, i prodotti, le scatole, le decorazioni, il sito web...ed è pure buono!

Per oggi basta anche se ho in caldo un bel po' di cosette...e siccome da venerdì sono praticamente libera per 10 giorni...eh eh eh!

giovedì 1 marzo 2012

No!

Ste cose, i tributi, non li faccio mai, mi stanno anche un po' sulle palle. Ma lui lo ascolto tutti, dico tutti i giorni. Sono triste.

La mia infanzia:

La mia: