giovedì 16 febbraio 2012

Katakori e seppie ripiene

Ebbene, ebbene, io Celentano non lo sopporto. Ma non ultimamente, non l'ho mai sopportato. E' una dichiarazione politica? Non me ne frega niente, tanto ormai! ah ah ah!
Lo sopporto ancora meno di Benigni. Sì, sì, non sopporto nemmeno Benigni.
Ah...oggi sono polemica. In realtà lo sono sempre, ma un sacco di gente non lo sa, eh eh.
E' che sto guardando Sanremo, per colpa del Portinaio, e come al solito quando mi capita di vedere Celentano che fa i suoi discorsi da ingenuotto bambino delle medie, mi vengono i nervi e devo sfogarmi. Ma siccome sono le 14:50 e in Italia quindi sono le 5:50, non posso ammorbare nessuno dei miei amici e nemmeno i miei. Però potrei provare con mia nonna!! :D
Davvero, mi sembra uno di quei preadolescenti politicizzati e saccenti, ma che, ovviamente non sanno una mazza e che parlano in modo imbarazzante. Lo so bene, perchè probabilmente anch'io ero così XD
Da notare che la Rai non ha potuto pubblicare in streaming il suo intervento per mancanza di diritti multimediali. Mammamia che sborone.

Ok, ok, mi sto inacidendo. Torno a temi più faceti.
Dovete sapere, (DOVETE SAPERLO), che soffro di spalle incriccate croniche, sempre se non vogliamo considerare tutta la schiena, rigida come una lastra di acciaio.
E dovete sapere che in Giappone c'è la leggenda metropolitana che tutti i non-asiatici non soffrano di spalle incriccate. Ora qui dovrei aprire una parentesi su tutte le leggende metropolitane attribuite ai cauasici o agli italiani in particolare (tipo che non ci si incriccano le spalle, che usiamo soltanto mountain-bike, che in Italia fa sempre caldo, che non mangiamo il polipo, che sappiamo tutti l'inglese ecc...). Per carità, più o meno sono tante quante le leggende che girano da noi sul Giappone, o meglio, sulla non meglio identificata Asia.
Comunque. Il fatto che loro pensano che a noi non si incriccano le spalle, porta automaticamente a pensare che quindi qui ne soffrano tutti. Non so se sia così, ma in quei luoghi di perdizione detti drugstore (l'Acqua&Sapone de noaltri) spopolano cerottoni e cerottini per ovviare a questo problema.
Ecco, l'altro giorno ne stavo cercando un tipo adatto a me e a un certo punto emergono loro: i cerotti del tempo che fu. Diciamocelo, la scatola era troppo bella e li ho presi solo per quello.
In pratica sono cerottini tondi e piccoli da applicare sui famosissimi tsubo di hokutiana memoria.

 Io ho provato il secondo schema, ma quando li ho tolti mi sono tipo sradicata tutti i capelli all'attaccatura del collo. La prossima volta vado con la prima.
Tu te li metti e loro prima ti fanno un effetto freddo accompagnato da puzza di mentolo, poi evolvono nell' effetto "ti sto marchiando a fuoco".
Aggiungiamoci pure che Nobuo continuava a lamentarsi per il mentolo che mi avvolgeva tipo aura e insomma, li ho usati solo una volta.
Ma hanno una confezione troppo bella.

La cosa che più mi è piaciuta, a parte lo stile retrò, è la faccina del signore che compare quando togli uno dei cerotti dalla pellicola. E anche la bustina con chiusura ermetica in dotazione.
Si chiamano, come potete vedere, Roihi-tsuboko, della Nichiban (uuh, la pagina è in inglese!).

Poi niente, non mi ricordo più nemmeno quando Nobuo è andato all'Eki-ben Fair, ovvero la fiera dei bento venduti nelle varie stazioni. Chè qua è una vera e propra tradizione per ogni stazione!Eh beh!
E insomma, mi ha riportato un paio di seppie ripiene di riso (sono buonissime!!!!>_<) contenute in una scatoletta troppo, troppo carina! Purtroppo puzzava di pesce accappeste, come direbbe mia nonna. Quindi fotografie al volo e via al macero.
Troppo Showa!!!!!!!

sabato 11 febbraio 2012

Il Dio Ra mangia la cioccolata

Allora, è tipo una vita che non scrivo qua sopra.
A dicembre sono tornata in Italia, soprattutto, mi pare, per mettere su 4 kili. Comunque a parte questo (da cui la mia faccia ha però tratto giovamento...e non starò qui a esporre la mia teoria sul fatto che nelle donne dalla mia età in su il paio di kili in più sta sicuramente meglio del paio di kili in meno) ho passato uno dei migliori capodanni di sempre (non che ci volesse molto, ma comunque...) con i miei amici di sempre. Siamo andati a Ravenna, dove non ero mai stata e che è bellissima, abbiamo fatto una mega cena dove è andato tutto alla perfezione ed eravamo tutti già belli andati prima di metterci a tavola.
E abbiamo finito tutte, dico tutte le lenticchie con il cotechino. Non so se.
Posso solo dire che ho addirittura ballato, cosa più unica che rara.

Poi sono dovuta tornare qui a Kyoto, ovviamente. Ed è iniziato il mese del girone infernale. Lezioni a scuola di design-lezioni di italiano-compiti di grafica a casa. In pratica mi staccavo dal pc solo per insegnare italiano e le conseguenze sono state che i famosi 4 kili sono ancora lì e che probabilmente sono diventata più miope.
Per fortuna adesso il primo anno di lezioni è finito e quindi posso tornare a lavarmi i capelli, a dormire, a vestirmi in maniera decente e, qualche volta, a mangiare cose cotte da me.
La scorsa settimana sono addirittura andata alle Arima Onsen (alle terme, insomma) con l'uomo. Anzi, diciamo che è stato l'uomo a portarmici, visto che io fino all'ultimo non sapevo se andarci o no.
Comunque ecco, mi sono persa, e insomma a natale Miriam, la mia amichetta che vive in quel di Berlino, mi ha regalato una borsa bellissima. Qui tutti mi fanno i complimenti! Ah-ah!
Siiiiiì!!! La borsa dei Ritter! Comprata direttamente nella patria dei Ritter, nel negozio mono marca dei Ritter! Ah! E' grande giusto giusto per metterci dentro un A3: perfetto, mi serviva proprio. Inoltre, la borsa era abbinata ad una super-selection di Ritter (il classico al marzapane e il classico al rum&uvetta, quello al biscotto alla crema di vaniglia, quello al croccante e quello che buonochepiubuonononsipuò al marzapane all'arancia...mi sa che ne dimentico uno però).
Ecco, insomma, la mia nuova borsa è troppo bella e devono saperlo tutti.
Il cazzafà lilla appeso al manico è un regalino della mia amica taiwanese dipendente da ufo-catcher (infatti quello faceva parte di uno dei suoi bottini) .

Ok, dopo di questo ve ne mostro uno mio, di bottino. Questa splendida, bellissima...penna!
La penna del Dio Ra. Bella eh? Purtroppo da qui non posso farlo, ma se potessi ammiccherei.
E' doratissima.
Dietro la testa ha il click per far uscire la punta. L'ho scovata in un negozietto di frikkettoni a Osaka, c'era anche Tutankhamon, ma con Ra non c'è paragone.

Detto questo, vi saluto perchè se scrivo troppo poi quando non scrivo le lamentele aumentano, bwah ah ah!
E mi raccomando, lì in Italia, dategliela 'na possibilità a Monti (non parlo mai qui di politica, ma anche se non si direbbe, mi interessa e l'impressione che ho è che gli italiani, come al solito si fanno trasportare dal momento e stanno un po' troppo sparando a zero su di lui. La situazione invece, vista da fuori, è molto migliorata. So che ciò non basta, ma a me sembra già tanto...).

Vabè, visto che mi è giusto venuta in mente, e visto che è sabato, invece che con la politica concludo con que':