martedì 28 dicembre 2010

Capaccio!

Eccoci qua a parlare di roba al cioccolato, in piene festività natalizie. Arrivo un po' tardi, visto che il prodotto in questione è uscito in Giappone a settembre, scusate :p
I biscottini al cioccolato protagonisti si chiamano "Capaccio!". Davvero, si chiamano così!
O meglio "Kapaccho!", secondo la corrente traslitterazione...ma ciò non cambia la ridicolaggine del nome.
Questo prodotto non è altro che un semplice snack della Lotte, (nota azienda giapponese di schifezze), fatto da mini-biscotti coperti di cioccolata da un lato. La sua particolarità sta nella confezione e la cosa è proprio dichiarata: "Nuovo packaging! Lo snack al cioccolato con la forma push-pop"...questo recita più o meno l'intestazione della pagina dedicata a "Kapaccho!"(faccio notare che nella mia ricerca ho trovato un paesino campano che si chiama Capaccio)
Ah ah ah ah ah, forma PUSH-POP!!!!
Vabè.
Comunque, tornando alla confezione, questa è praticamente fatta da 2 confezioni, una busta di plastica e alluminio accoppiati, tipo quella delle patatine, e una scatoletta di cartoncino. La busta è inserita per 2/3 nella scatola, mentre un terzo emerge dalla parte superiore di questa scatola, che quindi rimane aperta.
Ma il bello deve ancora venire. Il colpo di genio, la grande idea, la svolta nel mondo degli snack riguarda la trasformazione di cui è capace, ovvero, da busta-scatola piatta (per quanto piatta voglia essere una bustina di biscotti) a busta-scatola in 3D.
Eeeeh, perchè facendo *push-pop* la confezione si "allarga", in parole povere si piegano le parti già pre-piegate e quindi si dà spessore alla scatola.

La parte di sopra, la parte della busta che esce, è quella che si deve tagliare per poter accedere ai biscotti. Ovviamente ha un'apertura facilitata, come tutto in Giappone.
Una volta tagliata, però, rimane aperta...tutto sto casino del push-pop e poi la busta rimane aperta!!! In realtà c'è una specie di linguetta che dovrebbe tenerla chiusa, ma giudicate dalle foto a quanto possa servire!











Sia sul lato, sia sotto la linguetta ci sono le istruzioni illustrate per manovrare l'aggeggio infernale.
Una volta fatto tutto quello che si deve fare, l'unica agevolazione che ne deriva è che la confezione sta in piedi...ecco, sì, come una normale scatoletta di cartoncino e basta.
Insomma, l'apoteosi dell'inutilità: una quantità assurda di materiale impiegato per avere il minimo risultato.
Il target è per studenti delle superiori, impiegati sulla ventina e casalinghe sulla trentina...ok, la parte di popolazione più consumista e con più soldi a disposizione.

I gusti a disposizione sono 2: caramello e mandorla, mentre il design è il tipico design chiassoso e barocco che piace ai giapponesi.
Vi lascio con la pubblicità televisiva che, devo dire, mi è piaciuta (anche se non l'avevo mai vista in tv).

venerdì 3 dicembre 2010

Un classico: il natale Coca-cola

Per augurare a tutti un felice natale non posso che scrivere un post su quello che uno degli oggetti tipici del natale: la Coca-cola.
So di essere una profana senza speranza, ma la Coca-cola, oltre ad essere la mia bevanda preferita in assoluto, (lo so, lo so, non dovrei dirlo in giro, ma è così buooonaaaa...) mi trasmette calore, quando è natale, con tutto quel rosso e quelle lucine..*_*



E insomma, anche qui in Giappone il natale si sente, e si sente da un punto di vista puramente commerciale, aggiungerei! :D A partire dall'1 novembre, il giorno dopo Halloween, nei negozi iniziano ad apparire gli alberi di natale, persino nello sfigato supermercato sotto casa! Le musiche in sottofondo sono tutto un allIwantforchristmasisyou e lastchristmasIgaveyoumyheart e concludo dicendo che il mio capo ha appena appeso uno di quegli urendi babbinatale che si arrampicano sulla facciata del ristorante. Era tutto soddisfatto, peraltro.

Ma torniamo a noi! (il natale mi piace così tanto che ho finito per divagare)

Nel suddetto supermercato sfigato, durante i miei soliti giri scazzati per comprare schifezze, di cui tra l'altro è poco fornito, la vedo: la bottiglietta natalizia della Coca-cola.
Ebbene, i packaging designer che l'hanno pensata sono dei malvagi geni....
Hanno riciclato le bottigliette fatte in occasione dei mondiali, quelle che dovevano essere a forma di pallone da calcio!!! Il post sulla coca-cola e i mondiali è questo . Ma se non vi va di leggerlo, vi lascio anche la foto già postata, così si può fare direttamente il paragone!
Come in quell'occasione, per 350 ml chiedono lo stesso prezzo che per 500 ml, anzi, quel giorno il formato normale costava addirittura di meno! 350ml x 108yen contro 500ml x 98yen!
E ti pareva che non la compravo? La fessa...-.-
Immagino che in questo caso la forma a palla indichi una pallina per l'albero...forse.


Comunque la bottiglietta rimane molto carina, anche se le altre 2 versioni, Zero e ZeroFree, rispettivamente con sfondo nero e dorato, sono veramente fescion! La neve che cade su sfondo nero poi è molto bella secondo me. Peccato non mi piaccia il gusto, quindi, visto che dovevo buttare via i soldi, ho comprato quella che poi mi sarei bevuta.
Ho trovato però qualcun'altro che ne parla, in un altro blog, o sito, non capisco, con tanto di foto di tutte e 3 le versioni (più la Fanta). Ecco il link: gouka seishi .
Nel sito giappo della coca-cola non se ne fa menzione, o almeno, io non l'ho trovata.

Sti designers li stimo veramente tantissimo.

giovedì 25 novembre 2010

La nuvola di macaron


Ne avevo già parlato, delle fighissime scatole di dolci giapponesi.
Questa volta sono riuscita a portarmi a casa una scatola di macaron che noi dello staff del ristorante abbiamo ricevuto in regalo qualche mese fa, scusate l'immenso ritardo, a proposito... (ovviamente me la sono riportata vuota, visto che ci siamo magnati tutto).
Essendo voi lettori italiani, immagino che, come non lo sapevo io, non sappiate nemmeno voi che cosa sono i macaron. In questi casi Wikipedia ci salva sempre dall'ignoranza: cliccate qui .
Tra l'altro ne ho mangiato uno giusto oggi!
La scatola di questi dolcetti, che erano per metà macaron e per metà meringhe, mi ha attirata perchè è davvero come una nuvoletta! Questo fatto è dato dal coperchio, che ha gli angoli arrotondati che si infilano nella scatola. Ovvero, la scatola effettiva (la parte di sotto), rosa, è normalmente squadrata, mentre il coperchio, al contrario dei soliti, che si incastrano ricoprendo da sopra la parte di sotto, è come se si infilasse in maniera morbida nella parte inferiore.
L'effetto è quello di un cuscinetto infilato in una scatola.
Il coperchio però è rigido, di cartone, e ha delle nuvolette stilizzate, dal design tradizionale, in rilievo. Al centro, in dorato, c'è il simbolo della linea di dolci, che si chiama 四季のマカロンとムラング Shiki no Makaron to Murangu (Shiki no Macaron & Meringue) della Malebranche . Nel pagina che ho linkato, la versione che abbiamo ricevuto è quella con le nuvolette bianche (le meringhe) e le foglie verdi (i macaron).
All'interno, per dividere i dolci in maniera ordinata, c'è una parte di cartoncino nero tagliata appositamente. Notare il bellissimo accostamento di colori, tra l'altro! (non è sarcastico, anche se potrebbe sembrare).
Una sciccheria è la linguetta che esce dal coperchio per facilitarne l'estrazione, anch'essa di carta.
Ovviamente non poteva mancare il foglio con tutta la spiegazione dei dolci, che tipo di dolci sono, perchè quella forma, e altre cose abbastanza inutili, ma tanto carine ed eleganti! (se ci fosse un cuoricino da inserire, lo inserirei).
Il nome della linea significa più o meno "Macaron e meringhe delle 4 stagioni" e la stagione in questione è l'estate.

martedì 26 ottobre 2010

La nashi impacchettata

Posto una cosetta veloce, giusto per rompere il ghiaccio dopo un po' di silenzio. Ma siccome ho appena messo in ordine delle foto accumulate nei mesi, prossimamente ci saranno altri post, anche un po' più elaborati di questo, o dell'ultimo, magari :p
E quindi andiamo al dunque: lavorando in un ristorante fighettino, dove il capo è un nerd di frutta e verdura, ogni tanto arrivano cose strane e interessanti (tipo IL grappolo d'uva da 3000 yen circa...so che in Giappone si trova ben di peggio, ma comunque utilizzare questo tipo di frutta in un ristorante per me resta un nonsense). Poco tempo fa arrivarono 3 fagottini più o meno tondi, incartati per bene con uno stile un po' post-moderno o anche steam-punk (avrà senso quello che dico?) e chiusi con un ceppetto di metallo che purtroppo non ho fatto in tempo a fotografare.
Rimasero in vetrinetta per giorni e giorni, finchè il capo decise di scartarli e così si scoprirono essere idiotissime NASHI! Ovvero le pere giapponesi (o pere-mele).
Il sacchetto in cui erano messe era veramente, come si dice, cool: finta carta da pacchi, doppio strato di velina che si vede e non si vede e logo in stile minimal-scientifico(il senso di H67 |Z| resta ancora un mistero), senza comunque contare la chiusura in metallo che è sparita il secondo dopo che i frutti sono stati scartati.
Per fortuna non so quanto costano.

giovedì 26 agosto 2010

I pomodori

Al supermercato, un po' di tempo fa, c'erano questi cosetti. Pomodorini dalla forma allungata in questo packaging assurdo: vassoietto di polistirolo, bicchierino di plastica dura e pellicola. Una decina di pomodorini in croce per la modica cifra di 380 yen...ed era pure l'ultima confezione!

giovedì 15 luglio 2010

Scatole e pastine

Comprare dolci chic in Giappone, per quante volte lo si faccia, resta sempre un'esperienza fantastica (nel senso che davvero non ha nulla di reale) e, tanto per fare un esempio blando, ho fatto il servizio fotografico a 2 pastine che ho comprato qualche mese fa: una è una tortina al cassis (se sapete cos'è mi incazzo: ho interrogato tutto il ristorante dove lavoro quando ho visto la bottiglia! E comunque sono dovuta andare sul vocabolario e ho trovato...ta ta ta taaan! RIBES NERO. Cosa diavolo è il ribes nero????), l'altra è una specie di meringata al cioccolato.
La cosa magnifica, oltre all'aspetto delle tortine, che ovviamente erano moooolto meno buone di quello che sembravano, è tutto il confezionamento.
Le pastine sono inserite in questa scatola dela giusta misura con tanto di manico, all'interno sono posti dei divisori, ma soprattutto avevano questa bustina di ghiaccio sintetico attaccata alla scatola, in modo che i dolci si mantenessero meglio durante il viaggio!












Il ghiaccio in Giappone comunque è una cosa comunissima, lo infilano o l'appiccicano dappertutto! L'altroieri ho addirittura usufruito del sacchettino di cubetti di ghiaccio messi a disposizione dal supermercato perchè così non mi si sarebbe squagliato subito il gelato mentre tornavo a casa. E sono lì, già divisi in sacchettini, all'entrata, dentro un congelatore a cui tutti possono accedere liberamente.
Il packaging dei dolci chic in Giappone è però tutto un mondo a sè, che non si può esaurire con una scatoletta e un poì di ghiaccio...quindi vedrò cosa posso fare! :D (sempre a scopo scientifico ovviamente!)

sabato 19 giugno 2010

Okageyokocho Cider

Poco tempo fa sono stata a Ise, dove c'è il principale tempio shintoista. La zona del tempio è bellissima e ne è valsa davvero la pena, ma lo scopo di questo post non è descrivere il posto, che potete cercare tanquillamente in rete ( per esempio qui ), ma mostrarvi la bottiglietta del cider, cioè una gassosa molto molto dolce, per me imbevibile, che fanno a Okageyokocho, un vecchio quartiere ricostruito nella cittadina di Ise. La ricostruzione è davveo carina ed è pieno di negozi di souvenir che vendono oggetti retrò, tra i quali un negozio di rifacimenti di vecchi giocattoli in cui mi sono persa delle ore *_* C'è anche un negozio che vende SOLO Manekineko!!
La bevanda in questione si chiama appunto "Okageyokocho Cider" (おかげ横丁サイダー) . La bottiglia non ha niente di particolare, ma l'etichetta rimanda a tempi andati, anche se non molto lontani, e sullo sfondo c'è disegnato il quartiere in questione. In basso c'è anche il timbro-firma tipico giapponese! Insomma, mi è piaciuta un sacco l'atmosfera che ripropone, più che la bottiglia in sè.
Se vi capita, comunque, andateci, a Ise.

Ah, per chi volesse vedere le foto di Ise, e non solo, potete aggiungermi su facebook! C'è la pagina del blog e da lì potete aggiungermi, se non mi trovate mandatemi un messaggio.

venerdì 18 giugno 2010

Katori senko e i vecchietti

Ieri sono stata a fare spese in giro. Mentre cercavo il deodorante che uso di solito, introvabile, sono capitata in un minuscolo drugstore (il nostro Acqua&Sapone circa) in pieno centro. Una volta entrata sono stata travolta dai vecchietti kyotesi. Ce n'erano una marea in uno spazio piccolissimo! E continuavano ad entrare! Allora mi sono guardata meglio in giro: la scelta dei prodotti era limitata anche per il poco spazio, inoltre era tutto ammassato in giro, per terra, le cose ammucchiate una sull'altra...ma soprattutto, i prezzi erano stracciati. Ecco perchè tutti quei vecchietti!!!!!!! (era davvero pieno, sono ancora scioccata)
Comunque mi sono esaltata anch'io e, unendomi alla folla, tra le altre cose ho comprato una marea di zampirone, che qua si chiama katori senko, una cosa tipo "stecchetto odoroso per prendere le zanzare". Io non uso lo zampirone, anche perchè ho la zanzariera, ma la scatola di latta da 30 girelle è bellissima e la stavo puntando dall'anno scorso, solo che costava sempre troppo. Ieri invece l'ho comprata per 500 yen :D
Oltre ad essere bellissima tutta la confezione, il coperchio della latta si può rigirare così da poter essere usato come supporto per far ardere la girella. Tra il coperchio e la scatola, poi, è infilato un terzo elemento che serve da copertura-maniglia del supporto (dalle foto si capisce meglio).
Dentro al coperchio c'è uno strato di materiale ignifugo.
E questo è stato il mio ennesimo acquisto inutile.
Però ho trovato un posto magnifico pieno di vecchietti (adoro i posti con i vecchietti)!!!

giovedì 17 giugno 2010

La Coca-cola e i mondiali

Vi presento, dopo essere stata assente per un periodo ingiustificabile, la particolare bottiglia PET da 350 ml che la Coca-cola ha fatto per i mondiali qui in Giappone (o magari anche per qualche altro posto, ma io non posso saperlo).
La forma del pallone da calcio, con tanto di stampe pentagonali, è una gran trovata di packaging, ma non è molto pratica da maneggiare o da tenere in borsa. Inoltre ha lo stesso identico prezzo della bottiglia ma mezzo litro.
C'è da dire che, come l'ho comprata io, potrebbero averla comunque comprata in tanti.
(tengo a precisare però che il mio acquisto era per puro scopo scientifico!)
Però è in fin dei conti la bottiglietta è molto carina...sono stata 5 minuti davanti allo scaffale a urlicchiare kyaakyaaa quado l'ho vista!