lunedì 28 marzo 2011

Oh, ma che è sto casino??

E' quello che mi diceva (anzi, che mi dice tutt'ora) mia madre appena entrava in camera mia. Ovviamente poi mi obbligava (mi obbliga) a mettere a posto. Quindi ho deciso di utilizzare questa frase come titolo dei post che farò da ora in poi quando ho un po' di foto ammucchiate in qualche cartella e decido di raggrupparle qui sul blog. Di solito si tratterà di confezioni, packaging carini, simpatici, particolari, ma sui quali fare un intero post dedicato sarebbe abbastanza superfluo.

Partiamo con un imballaggio che più tradizionale non si può: la temibile foglia di bambù! In pratica i giapponesi usano, o meglio, usavano il bambù in ogni dove. Si usa tutto del bambù, sia le foglie, sia il tronco...un po' come il maiale! L'utilizzo più famoso della foglia, forse, è per avvolgere e conservare gli onigiri. Per gli onigiri però la foglia deve essere essiccata, ma ne parlerò più nello specifico, prima o poi: mai perdere la speranza!
In questo caso invece la foglia è fresca ed è avvolta intorno a una pallotta di mochi aromatizzato a non mi ricordo cosa. La forma dell'involucro finito è triangolare (gli piace assai ai giapponesi la forma del triangolo!).
Pare che la foglia di bambù conservi molto bene i cibi, oltre ad essere resistente. Il discorso sul tronco, poi, è ancora più interessante...ma anche per questo è d'obbligo un post a parte.
Ah, ringrazio Fabiana che si è prestata a reggere il coso mentre lo fotografavo! :D


Proseguiamo con dei biscotti in monoporzione. Questi, devo ammetterlo, non sono giapponesi, bensì britannici. Ma avevano una confezione così kawaii!! Erano al gusto lampone e quando ho aperto la confezione...ta ta ta taaaan! Il biscotto stesso era a forma di orsetto. Rosa perdipiù!
Il gusto e l'odore erano pericolosamente chimici, ma li ho mangiati lo stesso. Prima e ultima volta.
Ma poi, l'orsetto sulla confezione, cosa sta facendo? Sputacchia via un lampone??


Qui invece abbiamo una scatoletta che, a vederla, di primo acchito sembrerebbe una scatola di Frisk, quelle minuscole e letali caramelle che ti ustionano la bocca ma che non puoi fare a meno di mangiare, da bravo masochista. Magari Frisk al sapore di sale, come suggerisce lo 塩 shio, sale appunto, sull'etichetta. E invece no! Ah ah ah ah! E' proprio sale! Il sale da taschino!! Già. Un po' di tempo fa, insieme ai miei ex-colleghi, siamo andati a visitare una fabbrica minuscola di sale marino vicino AmanoHashidate e lì vendevano questi gadget. Ce n'erano con un sacco di immagini differenti, ma io ho deciso per quella classica con il logo della ditta 琴引の塩 Kotobiki no
Shio
(purtroppo ho trovato solo pagine in giapponese).
In realtà ho scoperto che mi torna utile portarmelo dietro perchè a Kyoto la cucina è sciapissima!


Infine una simpatica chicca: guardate che etichetta si sono messi a fare per quattro miseri pomodorini...


Adesso però passo a fare una nota seria. L'11 marzo c'è stato il terremoto con conseguente tsunami e incidente alla centrale di Fukushima, che tutt'ora non è ancora stato risolto. Di tutto ciò si è detto molto, anche troppo, specialmente nella stampa estera. Quindi su Nikku-nekku non ne parlerò. Se vi va di leggere il mio parere a proposito, andate qui, dove mi è stata data la possibilità di esprimermi attraverso un articolo. Se invece volete notizie serie, realistiche e approfondite, vi lascio i link di un paio di blog che seguo:
Giappo pazzie e Nicolaingiappone
Per il resto ho perso ogni più piccolo barlume di fiducia nei media e quindi cancellerò dai siti interessanti di questo blog il Fatto Quotidiano.

2 commenti:

Portinaio ha detto...

Che dire più pomodorini e meno media!
Bellissima etichetta comunque!

G.K. ha detto...

L'involucro fatto con la foglia di bamboo è meraviglioso!