giovedì 30 giugno 2011

Nikku-jiisan.

Inebriata da una lattina di chuhai ai "limoni dell'Italia del sud" mi lancio in un post che altrimenti avrei scritto tra un mese.

Un paio di settimane fa, vestita di tutto punto con tailleur nero e scarpe strizza-alluci troppo scomode per essere vero, sono andata in gita con i miei compagnucci di classe in una ditta tipografica. Ma la cosa non c'entra nulla col tema del post.
Mentre ero sull'autobus per andare in questo posto sperdutissimo, noto che il mio vicino ha in mano uno strano libretto, tutto avvolto di scotch trasparente e biglietti, immagini, scritte...sembrava una di quelle copertine che facevamo per foderare i quaderni io e la mia migliore amica ai tempi della ggioventù. Scopro poi che doveva contenere la cartina di Kyoto.
Guardo meglio e noto che il vicino aveva anche un libro un po' più grande. Era il libro delle lezioni di inglese della NHK, la TV di stato giapponese. Anche questo libro era foderato, ma con colori più sobri, pezzi di pagine di altri libri, documenti e cose del genere, quindi era tutto su colori dai toni chiari e scritte scure.
Noto, inoltre, che il tipo ha anche improvvisato dei ceppetti segna-pagina molto interessanti: uno aveva il simbolino del riciclo della plastica (プラ).
Per finire, aveva rienpito il libro di segnalibri, tutti diversi, tutti colorati e dall'aria vissuta e tutti raggruppati. Facevano un bellissimo effetto.
























Avevo già la macchinetta fotografica pronta in mano. Guardo il tipo e scopro che era un signore anziano. Jiiisan!!! E se la dormiva alla grande, anche.
Ero già pronta a fare fotografie di nascosto, come mio solito, ma proprio mentre stavo per premere il pulsante, il signore si sveglia.
Povero, appena ha aperto gli occhi gli si è parata davanti questa gaijin che chiedeva di fargli delle foto...ma a lui non è sembrato vero poter sfoggiare il suo inglese da NHK. Quindi tra una domanda in Engrish e una risposta in Kansai-ben, sono riuscita a fotografare il suoi libretti bellissimi. E anche lui ovviamente.
Jiiiiisan! :D

domenica 26 giugno 2011

Oh, ma che è sto casino?? (2)

E quindi, in un'afosissima giornata estiva, di quelle da sudare anche a stare fermi, riprendo in mano la mia rubrica preferita (e anche l'unica) per parlarvi un po' di questo, un po' di quello, un po' di quest'altro.
E anche per dare un senso a tutte le foto che vado facendo, oltre a quello di compiacermene guardandole.

Ma prima di entrare nel vivo della discussione, vorrei fare outing: io adoro l'estate e il caldo! Sì, adoro quella sensazione di appicicaticcio, l'afa, il sole accecante, sudare e fare infinite docce, abbronzarmi e, soprattutto, uscire con una canotta e non aver bisogno del malefico "golfino".
Sì, tutti voi che appena ci sono 24° iniziate a smaniare e accendete senza riflettere i condizionatori a 20°, ogni tanto pensate anche al fatto che a qualcuno il caldo potrebbe anche piacere.
Purtroppo vivo in un Paese che ha il terrore della luce del sole e del calore, quindi dovrò sorbirmi 3 mesi di mal di testa, pelle d'oca e golfini. Alla faccia del risparmio energetico post-terremoto.
Ok, ho il dente avvelenato.
Detto ciò, iniziamo.









Questa è una confezione economica, da conbini, di annin dofu , che è praticamente un budino alla mandorla tipico cinese. A parte il fatto che è buonissimo, delicato, dolce ma non troppo e leggero, di solito viene venduto in confezioni normali, tipo quelle dello yogurt. Ma un giorno ho trovato questa che aveva addirittura la riproduzione in plastica del tradizionale cucchiaio cinese.
Il cucchiaio era confezionato separatamente e unito alla scatola del budino con una striscia adesiva che fungeva anche da etichetta, rossa. Colore azzeccato perchè, di solito, sull'annin dofu viene messa una bacca di Goji (lo ammetto, non avevo idea di cosa fosse prima di essere andata a vedere Wikipedia), che ha proprio quel colore là. Per la cronaca, la bacca di Goji non sa di nulla.
In sè la confezione è semplicissima, tutta trasparente, in pratica il design è dato dal prodotto stesso, bianco latte e dall'adesivo rosso che, pur non essendo la bacca contenuta nella confezione (immagino che costi troppo per le produzioni industriali), insieme al bianco del budino rimanda subito all'immagine tipica dell'annin dofu.












Continuo con un souvenir che un mio carissimo amico mi ha riportato dal suo Paese, la Tailandia. Ok, riconosco che non ha nulla di tailandese, ah ah! Dentro questa scatola c'erano dei semplici, per quanto buoni, biscottini da tè. La scatola però è molto bella secondo me. Intanto è durissima, quindi ottima da riutilizzare, e poi i disegni stilizzati azzurri che la decorano sono come...gommosi!!! Ah! Che bella sensazione!!! (sono come i cani che "amano le consistenze differenti" -chi indovina la citazione è bravo-). E poi, anche se non si vede, luccica!!*_*



Poi, guardate che bellissimo album con i fogli colorati che ho trovato da Loft!!(ho trovato solo il sito giapponese...comunque è una grossa catena di oggettistica, cancelleria, cose per la casa e cazzate varie). L'immagine in copertina non ricorda le illustrazioni dei libri da colorare degli anni '80? Aaah! (lacrimuccia).




Qualche giorno fa, mentre andavo in bicicletta a scuola facendo un percorso diverso dal solito, ho alzato lo sguardo e ho notato che i lampioni di quella strada erano veramente interessanti. La gabbia della lampadina è fatta da un cubo le cui pareti sono formate da stanghette orizzontali, tutto sul marrone scuro, mooooolto giapponese come cosa (e il vedo-non vedo, e la penombra, e il legno, e la geometria, e la rava, e la fava). Per ogni lampione ci sono 2 lampade messe su livelli e in posizioni diverse. Se siete a Kyoto e volete dargli un occhio, si trovano su Kawaramachi, nel pezzo tra Nijo-dori e Marutamachi, circa.
Scusate le foto, ma le ho fatte di fretta, sulla bici, e non riuscivo a trovare un'angolazione degna (notare gli onnipresenti fili elettrici tesi ai 4 venti).
Comunque, 2 anni e ci ho fatto caso solo ora....






Un po' di tempo fa sono andata con una mia amica in un centro commerciale e tò, che ti trovo? Kiddyland!!! Il regno del kawaii. Era una filiale piccola, ma aveva il suo perchè. Comunque, ho trovato queste penne e matite assurde, con il pirulicchio per tirare fuori la punta fatto da orecchie, nasi, occhi e qualsiasi tipo di sporgenza che un essere vivente possa avere (...è un negozio per bambini! Niente oscenità, ma secondo me da qualche parte vendono anche quelle...). La più grandiosa però era la penna-Buddha doppio colore con le orecchione.

Infine, chiudo con un paio di cartelli segnaletici per il bagno...sono stupendi, stanno oltre! :D
Indovinate dove si trovano? Dico solo che uno è a Osaka e l'altro in provincia di Osaka!